venerdì, luglio 06, 2007

pipì e cipì

Il sole è forte e caldo, ma non c'è afa, quindi in casa si sta bene.

Stamattina uno dei ginecologi dell'ospedale ha deciso che d'ora in avanti è meglio considerare scaduto il termine e quindi tenere sotto controllo la gravidanza, quindi d'ora in avanti andremo ogni mattina all'ospedale. Fortunatamente, ci ha detto di andare per le 9:30. Questo ginecologo si è dimostrato disponibile, e visto che sia Silvia che Pipì stanno benone, ha acconsentito ad aspettare ancora qualche giorno prima di indurlo. Ma a questo punto sia io che Silvia siamo decisi ad aspettare al massimo fino a lunedì. Poi dipende anche da cosa ci diranno domani e dopodomani, se cambierà qualcosa, oppure se il nostro temporeggiatore si deciderà a uscire da solo nel frattempo.
Questa attesa è un po' snervante, però devo dire che un po' me l'aspettavo... sarà perché in questo paese si viene abituati ad aspettare per qualunque cosa, sin dalla nascita? Sarà perché mi sono allenato con la Telecom, ad aspettare l'ADSL?

Mio padre propone di cambiare da Pipì a Cipì. È una proposta interessante, primo perché a pensarci bene, Pipì non è che abbia proprio un bel significato, secondo perché C.P. sarebbero effettivamente le sue iniziali. Oltretutto, è anche il titolo di un racconto di Mario Lodi che mia madre mi leggeva sempre da piccolo.

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