mercoledì, giugno 25, 2008

orche

Aprire di notte, barricarsi in casa di giorno.

Una delle cose che più amo di Silvia è la sua capacità di cogliere perfettamente l'essenza di una cosa o di una persona con delle immagini, spesso collegate al mondo animale. È una sorta di reciproca intesa telepatica, una capacità di esprimere ciò che entrambi proviamo o vediamo in un determinato momento, come e meglio di me.
Ieri sera siamo andati a cena per il compleanno di Chiara e, come sempre di fronte a un menù appetitoso, abbiamo esagerato con il cibo. L'abbuffata, il viaggio, l'afa, il vino, Pietro che emanava calore come un termosifone... siamo arrivati a casa stremati e gonfi.
Una volta messo Pietro a letto, ci siamo bevuti un bicchiere di acqua e limone in cucina, per dissetarci e aiutare la digestione. Sentivo la pancia così tesa che non sapevo da che lato mi sarei potuto coricare.
Era ormai l'una. Ci guardiamo negli occhi. Io le propongo, un po' a gesti, un po' a parole, di andare a stramazzare sul letto, e dentro di me vedo come l'immagine di un tricheco che crolla sugli scogli, o un enorme dinosauro che precipita al suolo... quando lei salta su e dice: "Come orche piene di delfini?".
Non sto nemmeno a spiegare come e perché quell'immagine calzasse così bene in quel momento, perché la rovinerei soltanto, sminuendone l'efficacia e l'immediatezza. Fatto sta che l'ho trovata sublime e ho riso veramente di gusto con le poche forze che rimanevano.

martedì, giugno 24, 2008

diari dell'orto 3

Perdo un po' di me stesso, sudando sui tasti.

Ieri mattina e stamattina, tra le 7:30 e le 8, sono andato al mio orto, visto che lavorarci più tardi è improponibile, con questa afa. Devo dire che con la quiete mattutina è più bello. Praticamente tutto silenzio, solo qualche cinguettio. Si stava così bene che per una volta ho accantonato l'ipod. Certo, non era poi così presto... se fossi andato un'ora prima sarebbe stato ancora più bello, e in più avrei goduto di un fresco invidiabile. Ma ragazzi, io faccio il traduttore, non il contadino. E smuovermi dal letto dopo una fantastica nottata in cui Pietro si è svegliato solo una volta, non è cosa facile.
Ieri finalmente ho raccolto qualcosa, perché finora avevo soltanto lavorato senza ricevere nulla in cambio. Colpa del tempo che ha rallentato tutto, tranne l'avanzare delle erbacce. In particolare, i piselli hanno accusato il Maggio anomalo e si sono aggrovigliati depressi su se stessi, senza avere la forza di arrampicarsi. Poco importa... del resto a me non piacciono i piselli, e neppure a Pietro. Ho comunque raccolto qualche fagiolino che Pietro ha apprezzato molto, i primi due zucchini e un po' di prezzemolo.
Una cosa che adoro è essere sorpreso dalla velocità della natura. Questa mattina, dove ieri alla stessa ora c'era solo terra asciutta, erano spuntati germogli di zucchino con due foglie larghe come un pollice. Allo stesso modo, facevano capolino quelli dei nuovi fagiolini, con il guscio del seme in testa.
Una cosa che invece adoro un po' di meno è scoprire che una lepre sfacciata si è servita senza alcun ritegno, potando quasi a zero le foglie di una mia pianta di fagioli. Se una di queste mattine ci incontriamo faccia a faccia, non avrò il coraggio di farti del male perché sarai sicuramente troppo carina, ma ti guarderò con un'espressione severa, ma così severa che d'ora in avanti girerai al largo.

lunedì, giugno 23, 2008

quattro

Dalla finestra aperta dello studio arriva un po' di fresco.

Stanotte Pietro ha dormito per più di quattro ore di fila. QUATTRO-ORE-DI-FILA. Non accadeva da Ottobre. Difatti, non essendo abituato, non riuscivo più a dormire, e così sono venuto a lavorare un po' sperando di farmi venire un po' di sonno.
Nel silenzio dell'alba, il suono della ventola del mio pc, che d'estate fa una casino pazzesco, assume proporzioni mostruose. Cerco di combatterlo mettendomi gli auricolari e ascoltando un po' di musica. Comments of the Inner Chorus dei Tunng è quello che più si adatta all'atmosfera.

venerdì, giugno 20, 2008

aggiornamenti a sinistra

Quando fa caldo così, la ventola del pc inizia a ringhiare.

Aggiornamenti alla colonna di sinistra:

1) Dove possibile, ho potenziato la sezione "altri mari" avvalendomi del nuovo strumento di Blogger che consente di sfruttare meglio i feed. Così potete vedere quali sono gli ultimi post dei blog dei miei amici o di quelli che ho scovato sul web. Sì lo so, per ora sono sempre gli stessi.

2) Ho cambiato il nome della sezione "canzone della settimana" in "canzone del lunedì". Che cambiamento, eh?! Comunque, ho deciso di alternare ogni settimana una canzone italiana a una straniera. Questa settimana tocca a quella straniera. Se avessi saputo prima che questa settimana cadeva l'anniversario dei 60 anni dalla nascita di Nick Drake, avrei fatto il brillante e avrei messo una sua canzone, ma il lunedì è passato. Quindi sarà per la prossima volta. Ovvero tra due lunedì.

mercoledì, giugno 18, 2008

anche i cinesi usano il cortisone

Oggi c'è il sole!

Qualche tempo fa, una ex collega di Silvia la cui nipote è affetta da dermatite atopica come Pietro, le ha parlato di una "crema cinese miracolosa", promettendole di spedirgliene un tubetto. Quando ho sentito la parola "miracolosa", mi si è subito accesa una lampadina con su scritto "cortisone", ma dato che si tende a non escludere nessuna possibilità, abbiamo aspettato di vedere di cosa si trattava. Una volta arrivata la crema, ho subito fatto una ricerca su qualche sito cinese, aiutandomi con i traduttori automatici che offre il web (maledetti, un giorno ci ruberete il lavoro!)... e ho avuto conferma dei miei sospetti: la crema 999 皮炎平, questo è il nome indicato sul tubetto, è una normale crema a base di desametasone, che è appunto un farmaco cortisonico. Quindi occhio, perché va usata come tale.
Insomma attenzione, perché il fatto che sia di origine cinese non significa necessariamente che si tratti di una cremina al jinseng pestata col mortaio da un vecchio saggio barbuto su un monte avvolto dalla nebbia.

martedì, giugno 17, 2008

fette biscottate

Fa brutto. Ma va'?

Stamattina, siccome erano finiti i biscotti, ho preso quattro fette biscottate, le ho ricoperte di miele e le ho cosparse di polvere di cocco. Nel farlo, mi sono ricordato di una scena che avevo letto, mi sembra, nella versione che Topolino aveva fatto di Guerra e pace (ma potrei sbagliarmi). In quella scena, Pippo spiegava a qualcuno che, per non spezzare un cracker mentre lo si imburra, bisogna metterci sotto un altro cracker. Ovviamente, così ho fatto con le fette biscottate, perché certi insegnamenti impartiti in tenera età ti si fissano come un imprinting, e permangono per tutta la vita come dogmi. Questo, poi, funziona davvero, anche se Pippo non diceva come fare con l'ultimo cracker, in mancanza di un piatto (il personaggio in quel caso imburrava i cracker a letto).
Comunque sia, mi sono ricordato di quando leggevo Topolino, e mi sono chiesto come sarà ora, dopo tanti anni. Ricordo che mi piacevano un sacco le storie che all'avventura univano uno spirito di conoscenza un po' pierangelesco. Quella sull'acqua, quella sulla clorofilla, i tanti viaggi nella storia col prof. Zapotec. E il mio disegnatore preferito, un vero e proprio mito della mia infanzia, era Giorgio Cavazzano. Il personaggio a cui ero più affezionato in assoluto Paperino, perché era sfortunato, irascibile, sciocco, umano. E il personaggio femminile? Forse Amelia, perché era misteriosa, conturbante e mediterranea.

domenica, giugno 15, 2008

bast

Cielo coperto, una punta di freddo.

Undici anni fa, al tempo in cui ho conosciuto Silvia, lei mi disse che camminando lungo Via Bonora per andare a prendere il pullman diretto ad Alba (eh sì, faceva ancora il liceo), sentiva sempre un gattino miagolare dietro una piccola grata. Infatti, sul muro di un edificio probabilmente abbandonato c'erano, e ci sono tutt'ora, delle finestrelle a circa un metro d'altezza, alcune protette da una rete, altre soltanto da sbarre. Dentro non c'è niente, solo una nicchia piena di macerie di fronte a un muro di mattoni. Ebbene, allora Silvia diceva di aver sentito il gattino miagolare per qualche giorno e, quando infine era morto, si poteva ancora intravedere il corpicino. Qualche volta aveva cercato di mostrarmelo, ma francamente io non sono mai riuscito a vedere niente. A suo tempo comunque non avevo capito bene se l'avesse visto veramente o se si trattasse soltanto di una leggenda metropolitana, e col passare degli anni persino Silvia si è convinta che si fosse trattato di un sogno.
E invece no. Ieri, a distanza di undici anni, passando lì davanti Silvia ha notato che alcune delle macerie erano cadute o erano state spostate, e si vedeva chiaramente il corpicino mummificato del gatto. Non solo, oggi siamo andati a vedere e abbiamo notato che i gattini mummificati erano due, in due finestrelle diverse. Grigi come i pezzi di cemento tra i quali sono morti, con un'espressione triste e disperata sul muso. Sono rimasti lì, per riportarci indietro nel tempo.

mercoledì, giugno 11, 2008

cose che odio quando compro un CD

Oggi ha fatto molto caldo eppure io ascoltavo i Tenhi. Difatti poi il cielo si è incupito ed è arrivato un temporale.

Due cose che odio quando compro un CD:

1) Il maledetto bollino della SIAE appiccicato di fronte, nel bel mezzo della copertina. Avanti, ditelo che lo fate apposta. Tanto lo sapete che, anche provando a staccarlo (e specialmente se l'operazione non viene compiuta subito), rimarrà comunque un indelebile segnaccio deturpante.

2) I libretti strapieni di immagini strane che fanno un sacco figo, ma senza i testi. Ma vi costa tanto, dico io? Ok che ormai si possono trovare in un secondo su internet. Ma se io voglio staccarmi una volta tanto dal computer, aprire il mio bel CD nuovo di zecca col suo bel bollino SIAE sulla foto dell'autore, sedermi sul divano tutto rilassato e godermelo leggendo quel che dice 'sto povero cristo col bollino sul naso?

venerdì, giugno 06, 2008

Peter Pan

Le nuvole si spostano molto rapidamente. Dev'esserci qualche gara lassù.

L'altro giorno, pensando alla grande passione di Pietro per le pagnotte, ho pensato: "Ehi, potremmo soprannominarlo Pietro Micca!".
Quando l'ho detto a Silvia, ho scoperto però che mi aveva già preceduto, e con un soprannome migliore...

giovedì, giugno 05, 2008

foto di famiglia

La stagione delle piogge non è ancora finita.

Ecco finalmente una foto di famiglia... la prima sul blog. L'abbiamo scattata a Imperia, Porto Maurizio (bellissima), su una spiaggetta a Borgo Foce.

martedì, giugno 03, 2008

zanzare, meduse, cervi, fantasmi

Sereno!

Altre considerazioni veloci e brevi appunti di viaggio:

Zanzare
L'altra sera ho ammazzato una zanzara nella stanza da letto, ed era gonfia di sangue. Al pensiero che potesse appartenere a Pietro mi sono sentito un po' rapinato.
Stanotte invece ho sentito un fugace "BZZ" vicino all'orecchio che poggiava sul cuscino. Mi alzo e c'era lì sopra una zanzara, immobile. Probabilmente si era addormentata sotto di me dopo la scorpacciata, perché non mi ci è voluto molto a schiacciarla, nonostante fosse buio, io fossi un po' devastato dalla nottata pietresca e non avessi nemmeno gli occhiali. A giudicare dalla chiazza di sangue, direi che almeno è morta felice.

Meduse
Ieri abbiamo fatto una passeggiata fino a San Bartolomeo. Bellissima spiaggia e mare pulito. Tanto pulito che era pieno di meduse viola, che nuotavano allegramente. Mica tanto allegramente, visto che alcuni bambini tiravano loro la ghiaia. Io non avevo mai visto delle meduse vive e dal vivo. Sarà perché da piccolo non andavo quasi mai al mare. Erano davvero carine. Una mamma ne aveva raccolta una in un secchiello per mostrarla al figlio, avvisandolo però che a fine giornata l'avrebbero rimessa in mare. Con la scusa di farla vedere a Pietro, a cui in realtà interessava di più il cappello del bambino, sono andato a curiosare. Pulsava elegantemente. Ne ho trovate tre arenatesi sulla sabbia, destinate a morire disidratate sotto il sole. Le ho rimesse in acqua con un bastoncino.
Rimango sempre un po' perplesso, dopo aver interferito in qualche modo con il naturale andamento delle cose. Chissà se erano già morte? Chissà se sono sopravvissute? Chissà se pungeranno qualcuno? E se invece volevano suicidarsi?

Cervi
Sabato invece siamo andati a Cervo. Davvero un paese stupendo, tutto scalinate, strettoie, piante, antri ricchi di fascino. Zero macchine, zero motorini. La Liguria che piace a me, insomma. Domenica mia sorella mi ha fatto notare che Cervo non è Porto Cervo.
Questa la dice lunga sulle mie lacune in fatto di geografia e di vip.

Fantasmi
Se stai in una mansarda e sopra di te senti qualcuno che sposta sedie e cammina coi tacchi, cosa significa?

domenica, giugno 01, 2008

parti invertite

Non è completamente convinto, ma credo lo si possa definire un bel tempo.

Ecco la classifica delle chiavi di ricerca di maggio:

1) vacanza in sicilia innamorata di uno di li
2) animale strano a ragusa
3) le 1000 uova e sangue e bruttissimi dinosauri
4) troie volanti
5) bambino furbo che fa il solletico
5b) solletico a un bambino furbo
6) sognare tartarughe morte
7) cambio acqua e compaiono vermetti bianchi
8) cani vestiti da carnevale
9) compio diciott'anni e vorrei
10) film lumaca aliena
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