venerdì, agosto 31, 2007

ultimo sorriso d'agosto

Stamattina pioveva, ora c'è il sole caldo, quel sole secco e trasversale di fine estate.


Per chi ancora non avesse visto Pietro ridere, ecco qui una foto, mentre se la spassa a sentire il nonno che fischietta. Già mi sciolgo così, figuriamoci quando inizierà a parlare...

giovedì, agosto 30, 2007

fase rem

Un po' d'afa, un po' di vento, un po' di sole, un po' di nuvole confluiscono nel tempo degli ultimi giorni d'agosto.

Bevo il caffè e non so che CD mettere su. Mi lascio prendere dalla svogliatezza di fine estate. Mi viene in mente cosa scrivere sul blog alla sera, a computer spento, e la mattina è tutto dimenticato. Seguo di malavoglia i telegiornali, gli esiti delle indagini sulla strage di Ferragosto, le noiose discussioni sulle primarie del PD, la questione lavavetri. Scorro con lo sguardo le inutili gallerie sul sito di Repubblica e non ho voglia di aprirne nessuna. Ho dormito un po' dopo aver giocato con Pietro... ma non dovevo essere io ad addormentare lui? A parte tutto, che spasso i suoi sorrisi corredati di "Guh", "Gh", "Gah"! Tentenno tra il partire a zappare l'orto e l'idea di fare una passeggiata. Nel frattempo mi decido a lavorare a una traduzione sui vini dell'Oltrepo Pavese che rimando da inizio anno. Stasera voglio fare gli gnocchi, ma richiede un certo tempo... allora è meglio la passeggiata o la zappa?

Oh, quanto sono noioso oggi.

Prosegue la lettura di Sulla strada. L'inizio della terza parte è davvero formidabile. Ieri sera avevo una mezza intenzione di scannerizzarlo e metterlo sul blog, ma poi ho deciso di lasciare perdere. Comunque davvero bello... meno male che alla fine mi sono deciso a leggerlo.

In questi giorni, in macchina, ascolto a ripetizione Drive dei R.E.M. Leggo oggi che Kurt Cobain la stava ascoltando quando è morto... sarà poi vero?
Tra le canzoni dei R.E.M. è una di quelle che amo di più, anche se il mio album preferito è Green. Peccato che negli ultimi tempi si siano rassegnati ad album mediocri.

Ecco qui il video:

martedì, agosto 28, 2007

promesse

Dopo la pioggia e il freddo, torna il caldo, ma siamo a fine agosto, ed è destinato a spegnersi.

Ovviamente, quando dico che faccio una cosa, poi difficilmente mantengo la promessa. In questi giorni ho lavorato molto poco, ma il tempo da dedicare al blog non è aumentato per i seguenti motivi: 1) Non lavorando, sto meno al computer; 2) Avevo altro da fare, come pensare ai preparativi per il battesimo di Pietro; 3) Sono pigro.
Perciò rimandiamo le traduzioni delle canzoni all'autunno, a ritmi di lavoro più regolari, col caffé delle 15:30, la Barcaccia, Fahreheit, la tuta. E rimandiamo anche i resoconti lunghi, a favore di brevi commenti e considerazioni.
Pietro ha iniziato a sorridere un sacco e ad accorgersi della presenza di carillon e pupazzi. È un piacere vederlo reagire, e un suo sorriso ti ricarica si tutte le energie perdute.

Dopo il battesimo, abbiamo fatto una festa con amici e parenti nel cortile dei genitori di Silvia... io non so perché ero stanco morto, ma è stato molto bello. Più avanti metterò qualche foto.
Anche Pietro era stanco morto, infatti ha dormito dalle 22:30 alle 4:30 di mattina e, dopo una silenziosa mangiata, ancora fino alle 09:45 del mattino. Il miracolo!
Stamattina non mi sono più riaddormentato dopo le 6... oggi sono fiacco.
Odio il 90% dei programmi televisivi, ma negli ultimi due lunedì sera ci siamo visti con piacere Evoluti per caso, con Syusy Blady e Patrizio Roversi sulle orme di Darwin in America Latina. Siccome mi faccio facilmente influenzare dalle cose e prendere dall'entusiasmo, mi leggerò presto L'origine delle specie.

Pietro assume spesso una variante della posizione "haniwa": la posizione Superman.

lunedì, agosto 20, 2007

lupo solitario e il suo cucciolo

Negli ultimi due giorni, i temporali sono scesi a bagnare i cavoli.

In questi giorni mi sono buttato a capofitto nel mondo di Lone Wolf & Cub, perché dovevo tradurne un volume. Non l'avevo mai letto, quindi ho dovuto leggermi tutti i venticinque volumi precedenti in un breve lasso di tempo. Che dire... davvero bello, e più va avanti, più la storia prende corpo e rapisce il lettore. E a portare in giro Pietro nella carrozzina, come non immedesimarmi in Lupo Solitario, con il suo piccolo Daigoro?

Qualche giorno fa, verso le dieci di sera, ho messo Pietro nel marsupio e sono andato a farmi un giro per Canale, così da lasciare un po' di respiro a Silvia. Siamo andati a cercare i posti più deserti di Canale, prendendo il fresco della sera. Fin su davanti al convento, e poi a leggere le scritte in latino sulle facciate delle chiese, fino a Madonna della Neve, che la scritta in latino non ce l'ha.

Stanotte Pietro come al solito non riusciva a respirare. Ieri la pediatra ci ha detto che è anche raffreddato e di fargli l'aerosol, con delle gocce di questo e di quello, più delle supposte di antimucolitico. A me l'idea di dargli già delle medicine non garba molto, ma quando lo senti faticare così di notte, piccolino, cosa puoi fare se non ascoltare chi di dovere?

Oggi dovrei finire i lavori di agosto, e finalmente avere un po' di relax, per riposarmi, godermi Pietro, aiutare Silvia, occuparmi del blog come avevo promesso e portarmi avanti con calma per settembre. Che bello.

Come avrete notato

sabato, agosto 18, 2007

per quattro coniglietti in più

È nuvoloso, ma c'è afa. Sarei dovuto andare a bagnare i cavoli, ma mi sono fidato della pioggia dell'altra notte.

Quando ero piccolo, mia nonna mi raccontava parecchie storielle macabre, quelle tipiche storie crudeli di una volta che anni dopo ho ritrovato con piacere nelle Fiabe italiane di Calvino. C'era anche una canzoncina tragica (anche questa credo che me la cantasse mia nonna), a proposito di alcuni coniglietti che muoiono in svariati modi. Fino a oggi ho sempre pensato che quei coniglietti fossero sei, e difatti io ricordo così la canzone:

Sei coniglietti andavano a spasso
uno di loro sbatteva contro un sasso.

Cinque coniglietti andavano al mare
uno di loro si mise ad affogare.

Quattro coniglietti andavano all'ovile
un cacciatore sparò col suo fucile.

Tre coniglietti videro un bue
ne scappa uno, ne restano due.

Due coniglietti andavano in fretta
uno di loro si perse nella foresta.

Un coniglietto, che aveva buon cuore
rimasto solo è morto di dolore.

Ora, a parte il fatto che non è accertato che il coniglietto che è scappato di fronte al bue sia morto, né che lo sia quello perdutosi nella foresta (a meno che, avendo certamente avuto anche loro buon cuore, non siano morti di dolore come l'ultimo), oggi vengo a sapere che in realtà i coniglietti erano dieci. Potenza di Internet! E infatti, andando a questo link, troverete più coniglietti, nonché una variante di carattere fantastico e un altro coniglietto che non muore, ma se ne va in montagna.

E ora... qualcosa di completamente diverso. Riki mi ha spiegato come fare a mettere direttamente i video sul blog, quindi ora ci provo e, per omaggiare il suo aiuto, tento con un paio di video dei rumoristi Einsturzende Neubauten, uno dei pochissimi (oltre a Nina Hagen e i Kraftwek) gruppi tedeschi che conosco. Il primo è in inglese, il secondo è in tedesco. Ho scelto due delle cose più "normali" del gruppo... spulciare su YouTube, per le performance pazzesche degli anni Ottanta.



mercoledì, agosto 15, 2007

progetti d'agosto

La pace di restare a casa a ferragosto rende il caldo meno caldo.

In questo periodo sono pieno di progetti per il blog, ma in realtà continuo a rimandare e non scrivo molto. Sarà il caldo, sarà il sonno arretrato, sarà il lavoro.
Comunque, uno dei due progetti che ho in cantiere è di tradurre una canzone alla settimana e metterla sul blog. Durante i primi anni di liceo, traducevo un sacco di canzoni. Ho tradotto interi album di Nick Cave, Roger Waters e dei Pogues. L'ho fatto mentre stavo praticamente imparando i primi rudimenti di inglese, quindi si può dire che io l'inglese l'abbia imparato soprattutto sulle canzoni. Nonostante ora faccia il traduttore di mestiere, mi capita molto raramente di tradurre dall'inglese, e mai delle canzoni. Quindi voglio provare a fare questo esperimento per rimettermi un po' in forma, insomma. Perché tradurre fumetti è molto diverso dal tradurre canzoni. Vedremo un po' quali saranno i risultati.

Un'altra cosa carina che vorrei fare è estrapolare una delle immagini più belle di un film e metterla sul blog, quando mi guardo un DVD. Mi è venuto in mente l'altra sera guardando Gion bayashi (La musica di Gion) di Mizoguchi (finalmente sono riuscito a vedere di nuovo qualche film, visto che Pietro ha preso a dormire alla sera). È un bellissimo film, peraltro interpretato dall'incantevole Ayako Wakao, una delle mie due attrici giapponesi del passato preferite, in quanto a bellezza. Devo assolutamente vedere Tatuaggio di Yasuzo Masumura (che immagino sia tratto dal racconto di Tanizaki).

Vedremo se manterrò i miei impegni. Per ora rimando solo a un link, questo, assai più futile ma parecchio divertente... ci sono alcune foto di animali parecchio strani. Il primo premio lo vince il mitico "pesce blob", di cui ho cercato un altro paio di foto... questa e questa.

lunedì, agosto 13, 2007

pietrolinus

Cielo un po' nuvoloso, la piazza semivuota per la fuga d'agosto.

Notate qualche somiglianza?

venerdì, agosto 10, 2007

haniwa

Oggi c'è il sole, ma ci siamo portati a Canale un po' di fresco della montagna.

Ieri Pietro ha compiuto un mese. Mia madre ha pensato bene di festeggiare l'evento con una torta, in cui lui ha ficcato prontamente il pugno mentre scattavamo una foto. Sono di qua e lo sento che piange... per qualche strano motivo, non gli piace quando noi mangiamo o dormiamo. Ma è proprio uno scricciolo tenero.

Prima si addormentava spesso nella posizione della foto qui accanto. È un tipo di haniwa, una statuetta di terracotta che si usava seppellire insieme ai defunti, intorno al terzo-sesto secolo d.c. in Giappone.
Ultimamente invece è raro che si addormenti per molto tempo da solo nella culla, quindi è difficile vederlo così, altrimenti lo fotograferei per una comparazione. Tutto questo per dire che a Pietro piace molto addormentarsi in braccio o col pupo in bocca, e molto poco sdraiato da solo, immobile, in silenzio e al buio, come una haniwa.

venerdì, agosto 03, 2007

scoperte

Estate fresca, oggi.

Ho fatto una scoperta: avere un figlio ti fa diventare grande. Ma non dico mentalmente, intendo proprio fisicamente. Prima Silvia mi era sempre sembrata una cosa piccina, minuscola, qualcosa che si poteva quasi tenere in un taschino. Ora l'ho come ridimensionata.
Anche lei l'altro giorno mi fa: "Ma come sei grosso!".

giovedì, agosto 02, 2007

"era una notte buia e tempestosa"

Le mille campane delle sette riecheggiano nell'aria fresca del mattino.

Parliamo di Pietro: dorme di là con Silvia... questa notte ha dormito di filato (mentre io ieri avevo una cera spaventosa), e chissà perché? Perché ha dormito nel lettone con noi. Ora quel che è chiaro è che proprio non gli piace stare da solo, a questo bimbo. A me la cosa non disturba, anzi, non fosse che Silvia sta un po' scomoda.

Parliamo di Peanuts: oggi dovrebbe arrivarmi un pacco da IBS... mi sono comprato il primo volume della raccolta omnia dei Peanuts edita dalla Panini. Ho amato e amo i bambini di Schulz da almeno un ventennio, ovvero da quando prendevo in prestito a ripetizione i volumetti nella biblioteca di Canale, quando ancora era uno stanzino dal sapore kafkiano all'interno delle scuole vecchie. Non mi scorderò mai dell'odore dell'ex biblioteca, che associo ai Peanuts e a un libro sulla pace di cui non ricordo il nome, nonché, chissà poi perché, a un tipo di riso soffiato al miele di produzione francese, che mia madre comprava nel negozietto, ora scomparso, "Dalla terra al cielo". Probabilmente ricordo quel riso soffiato perché lo mangiavo a palate leggendo i Peanuts che prendevo in biblioteca. Non ho mai più trovato quel riso... e ovviamente non ne ho mai più trovati di così buono.
Tornando ai Peanuts... sono curioso di leggere questa edizione Panini. A Natale Silvia mi ha regalato un bellissimo volume comprendente tutte le strisce degli anni Novanta, edito però da un'altra casa. Il regalo di per sé è splendido, per me quanto per Pietro, peccato che le traduzioni siano bruttine. E purtroppo, per deformazione professionale, finisco per concentrarmi sugli errori e non sulle storie. Comunque è un bellissimo regalo, e difatti non lo sostituirò con il volume della Panini relativo a quegli anni (che chissà quando uscirà, visto che i volumi attualmente usciti coprono appena i primissimi anni), ma lo integrerò con i volumi precedenti, poco per volta.
Stamattina continuo a perdermi nelle digressioni.
Ritornando ai Peanuts... ci sono tante cose che amo di loro: amo la capacità di Schulz di narrare l'universale a partire dal particolare di situazioni circoscritte, che si ripetono in un'infinità di variazioni sul tema; amo quei bambini che parlano come adulti in un mondo sempre ritratto "ad altezza di bambino"; amo Charlie Brown perché è il nostro io perdente e controcorrente; amo Linus perché è il nostro io artista e intellettuale; amo Snoopy perché è il nostro io trasformista e cangiante. Ci pensavo questa notte, e mi chiedevo in quale di questi tre personaggi mi identificassi maggiormente, ma non ne sono venuto a capo.

P.S.: Ora che ci penso, i miei primi volumetti dei Peanuts appartenevano (uso il passato perché ora ce li ho nella mia biblioteca) a mio padre. Si intitolavano "Arriva Joe Falchetto" e "Come un aquilone", e sono stati pubblicati dalla Rizzoli nel 1977, al prezzo di mille lire. Li associo a un libricino di enigmi e rompicapo che girava per casa e chissà che fine ha fatto ora. Dubito che mio padre si sia mai dato da fare volontariamente per farmi apprezzare i Peanuts o De André (come invece ha fatto, con risultati più scarsi che discreti - scusa papà - con la musica classica e la montagna - ma coraggio, non si sa mai). È stato diciamo un veicolo involontario del mio amore per queste storie e queste canzoni. E allora penso: cosa assorbirà Pietro di ciò che io vorrei che assorbisse, e cosa assorbirà invece così per caso da me, senza che io lo voglia?
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