sabato, luglio 28, 2007

calypso e ragtime

L'aria è pesante, la sedia appiccicosa, i due ventilatori fanno del loro meglio.

Tra il lavoro e il mio piccolo nuovo secondo lavoro, di nome Pietro, non ho più avuto molto tempo per scrivere sul blog. Poi mercoledì sera ho pensato bene di fare un salto a lavare i piatti al Punto, e così il giorno dopo l'ho sprecato a riprendermi da ore piccole e bagordi, come uno stupido. Pietro cresce... ormai ha quasi tre settimane, e ha preso circa sette etti di peso. Ogni tanto dorme per ore, ogni tanto non riesci a lasciarlo un minuto da solo. Ma che soddisfazione, riuscire ad addormentarlo tenendolo in braccio e cantandogli qualcosa. Ogni tanto mettiamo su un CD di ninne nanne "canoniche" e intanto cerchiamo di impararle anche noi. A parte questo, cerco di trovare qualcosa di piacevole e un po' diverso da quelli che sono i miei soliti ascolti... mica può crescere solo con Nick Cave. E allora proviamo a mettere su Harry Belafonte o Scott Joplin.
Ogni tanto capita che si metta a fare fontanelle di pipì o cremose cacche proprio mentre è nudo sul fasciatoio. Prima si è addirittura sporcato i calzini e, togliendoglieli, mi sono schizzato in faccia. Ah, ma se lo becco!

Ho finito di leggere i bellissimi racconti di Fenoglio, e ieri sera ho iniziato Sulla strada di Jack Kerouac, forse in ritardo sui tempi. Avevo iniziato a leggerlo già due volte, quando facevo il liceo, credo. Però non so perché, l'avevo sempre interrotto prestissimo. Come al solito, ecco l'inizio:

La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che mia moglie e io ci separammo. Avevo appena superato una seria malattia della quale non mi prenderò la briga di parlare, sennonché ebbe qualcosa a che fare con la triste e penosa rottura e con la sensazione da parte mia che tutto fosse morto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E aspetta di leggere l'ultima frase... è memorabile almeno quanto la prima...

mapomo ha detto...

Eh, purtroppo la conosco già, essendo piuttosto celebre...

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