venerdì, febbraio 29, 2008

i dubbi del mondo intero

Oggi è piovuto quando doveva far sereno e viceversa. Però mica si stava male.

Ed eccoci al consueto appuntamento con le più belle chiavi di ricerca del mese.
Le mie preferite sono queste tre:

1) come faccio a vestirmi da vetro per carnevale
2) stanotte mentre dormivo la temperatura e' scesa a 35
3) perchè il 3 gennaio è il giorno più corto?

Seguono, in ordine sparso:

4) pizzeria deserta torino
5) solletico + pipi'
6) animali ubriachi
7) belle di giorno troie di notte
8) costume da guardia robin hood
9) fa bene camminare e sudare con il raffreddore
10) gatto di nome kahlua
11) lettera di addio per la mia nonna
12) rendita lavaggio cani
13) vestiti per bambini rock

giovedì, febbraio 28, 2008

la vita privata degli anfibi

Devo dire che questo febbraio è parecchio grigio, ma mica freddo.

Ieri mi è successa una cosa bella.
Ero in cortile a casa dei miei, a segare le finestre. Davo le spalle alla casa e avevo in faccia il giardino. A un certo punto vedo sfilare di fronte a me, da destra a sinistra con fare lento e solenne, un rospo. Camminava tutto tranquillo, incurante di me. Andava verso lo stagnetto, ignaro del fatto che l'anno scorso l'abbiamo recintato per le tartarughe (che poi sono fuggite) e per quando Pietro camminerà.
Ho aspettato che arrivasse fino alla rete, attirato chissà come dall'acqua.
Poi l'ho raggiunto e l'ho preso in mano. Lui (o magari lei, se andava a deporre le uova come al solito) non ha fatto una piega, come se si aspettasse che sarei arrivato ad aiutarlo. L'ho messo al di là del recinto e me ne sono andato. Quando sono ritornato poco più tardi era già in acqua che mi osservava. Più tardi ancora l'ho trovato in mezzo allo stagno che nuotava tranquillo, con tutte le zampe larghe.
La cosa che mi ha affascinato è di averlo sorpreso in un momento della sua vita senza che lui si accorgesse di me. Senza volerlo sono riuscito a cogliere un attimo importante della sua sfera privata.
A dire il vero, poi mi sono venuti i dubbi: OK, l'ho messo dentro, ma se in acqua ci vanno anche per accoppiarsi, oltre che per fare le uova, e se il rospo dell'altro sesso non ce la fa invece a passare la recinzione, questo qui mi rimane solo soletto per tutta la primavera?
Bah, tanto poi i pesci rossi si mangerebbero comunque tutti i girini, probabilmente.

martedì, febbraio 26, 2008

finestre

Oggi il cielo era coperto... però in questi giorni non fa così freddo... sta arrivando?

Questo è uno di quei post che non valgono molto... ma giusto per fare presenza...

Approfittando di una breve pausa lavorativa, mi sono fatto una lista di tutte le cose da fare che rimando da tempo, e ora sto cercando di sbrigarle tutte. Per questo non mi sono precipitato a scrivere sul blog.
In realtà, ci sono un po' di cose che dovrei/vorrei scrivere... un post sulla dermatite atopica... la seconda puntata delle lettere dal fronte... ecc ecc.
Pazienza, piano piano si fa tutto.

La settimana scorsa abbiamo cambiato le finestre. È stato davvero un ottimo acquisto. I vetri doppi non ci isolano solo dal freddo, ma anche dai rumori... e per me è una cosa fantastica. Il primo giorno abbiamo aspettato al varco ogni pullman che si fermava alla fermata qui davanti, e ce ne siamo stati a "non sentirlo".
Ad ogni modo, invece di buttare le finestre vecchie, le abbiamo smontate per bene e oggi io e mio padre abbiamo iniziato a segarle, così da poterle bruciare nella stufa. Come al solito, tagliandole mi è venuto da pensare quante cose hanno visto quelle finestre nei loro quasi quarant'anni di vita. Quanti odori hanno assorbito, da quante mani sono state toccate... le mani dei miei genitori da giovani, quelle dei miei nonni e anche le mie da bambino, per esempio.

È un po' che non parlo specificamente di Pietro. Giusto per tenere aggiornato chi gli è lontano:
ora mangia le pappe che gli prepara Silvia, divora le pagnotte anche se non ha ancora messo un solo dentino, fa la cacca come i grandi, ha imparato a suonare il kazoo, soffre il solletico, ride e fa tanti versi, sta seduto a giocare e continua per lo più a svegliarsi un sacco di volte la notte.

La settimana scorsa ho visto La ragazza del lago. È un ottimo giallo italiano, ben fatto e ben recitato. È anche molto toccante. Forse mi ha colpito particolarmente perché ho un bimbo piccolo. Guardatelo, se vi capita.

lunedì, febbraio 18, 2008

alfredo

Oggi c'è il sole. Prima un cinguettio quasi m'illudeva dell'arrivo della primavera, ma fuori mi sa che fa freddo.

Prima sono passato in Via Bonora vecchia e ho notato che avevano buttato giù un muro e una porticina verde che vedevo sin da quando ero piccolo. Quella porta in realtà non si affacciava su niente, però un po' mi è dispiaciuto...

Questo mese è uscito il nuovo album dei Baustelle: Amen. Personalmente, è stato un evento molto atteso.
Me lo sono ascoltato un po' di volte, ma ancora non riesco a metterlo a fuoco del tutto. Da una parte mi ha colpito meno degli altri album e (per ora) non mi ha ancora convinto pienamente.
D'altro canto, però, spiccano almeno tre o quattro pezzi molto belli. Uno di questi, intitolato Alfredo, racconta la tragica vicenda di "Alfredino" Rampi, qualcosa di cui sento di avere un ricordo, anche se forse è impossibile perché a quel tempo (nel 1981) avevo solo tre anni. Si tratta di una splendida canzone, che immagina da un lato i pensieri del bambino con tenerezza e pudore, e dall'altro evoca l'Italia che in quegli anni assistette allo spettacolo della morte.
E io... non so, ma da quando è nato Pietro, mi commuovo più facilmente quando c'è di mezzo l'infanzia. L'altra notte non riuscivo a togliermi dalla testa quel bambino e i suoi genitori.

sabato, febbraio 16, 2008

mondo segreto

Le nuvole si alternano al sole. Le previsioni annunciano un grande freddo.

Mercoledì siamo partiti alla volta delle Cinque Terre, per una gitarella familiare di tre giorni. Dopo questo lungo e intenso inverno, ci voleva una piccola vacanza. Erano mesi che non mettevo il becco fuori di casa per riposarmi e basta, e sentivamo anche il bisogno di un'esperienza puramente familiare, per portare il piccolo Pietro in giro e giocare a fare i genitori fuori casa. L'esperienza ovviamente è stata più che positiva. Vernazza è un paesino stupendo, e fuori stagione completamente spogliato dell'aria turistica (diversamente da Riomaggiore, pur bellissima). E la passeggiata di giovedì pomeriggio lungo la via (o meglio, la scalinata scoscesa) che da Vernazza porta a Monterosso, con Pietro nel marsupio e quell'aria di primavera, e poi il riposino tutti e tre nel lettone in stanza... è qualcosa che per me non ha prezzo.
Abbiamo un po' riscoperto il nostro mondo segreto.


martedì, febbraio 05, 2008

pensieri disconnessi

Questi sono i tipici giorni di febbraio che ti illudono dell'imminenza della primavera. E poi arriva puntualmente la batosta fredda fino a fine marzo.

Questa settimana non ho scritto. Un po' perché avevo da fare, un po' perché, una volta finito il lavoro, ho passato più tempo lontano dal computer.
Un po' me lo immaginavo. Quando finisco questi periodi lavorativi intensi, mi esaurisco e non ho più voglia di scrivere. Ma, fortunatamente, questi periodi di svogliatezza piano piano si esauriscono.

Venerdì e sabato sono andato a Udine per partecipare a un convegno. Una bella esperienza di cui avevo bisogno, perché mi ha strappato per un attimo dalla mia scrivania e dal mio computer, ai quali sono fin troppo legato. Ci sono andato in treno, e la cosa mi ha fatto piacere per diversi motivi. Innanzitutto, era una vita che non salivo su un treno. Probabilmente l'ultima volta è stato in Sicilia, ma solo per un breve tratto. Poi viaggiare in treno da solo ti permette di osservare tanta gente e tanti posti (per quanto ci fosse un nebbione funereo). Inoltre ho ascoltato musica per tutto il tempo, con il beneficio di immagini che scorrevano sul finestrino. Infine, ho potuto leggere tanto. Ultimamente, riuscivo a leggere a malapena un quarto d'ora alla sera, e leggere così il Don Chisciotte è davvero un peccato, perché è lungo e si rischia quindi di perdere il senso dell'opera nel suo insieme.
Mentre aspettavo la coincidenza in stazione a Bologna, un po' di gente si è fermata a chiedermi informazioni. Due signore anziane, un americano, in cinese. Chissà perché proprio a me? Ho la faccia affidabile? Da viaggiatore? Da persona informata? Boh, probabilmente li ho delusi, ma devo dire che un po' mi ha fatto piacere.

Anche a Udine sono stato bene, sebbene non sia riuscito a mangiare il frico come desideravo. Sono abituato ad andare a Udine in primavera per via del Far East Film Festival, quindi mi ha fatto un po' effetto vederla con quel tempaccio. Come dicevo, è stata una bella esperienza, e probabilmente avrei scritto molte più cose al riguardo, se solo avessi messo mano al blog subito e non dopo una settimana.

E Pietro? Pietro sta bene. Cresce, comunica sempre di più e, soprattutto, ha iniziato a mangiare con gusto le pappette che Silvia gli prepara con il Cuocipappa Sanovapore. Ciò significa che ha anche iniziato a fare la cacca come i grandi. Ne fa tanta e anche un po' a sorpresa, al posto della solita fontanella durante il cambio, che ormai è roba superata, roba da piccoli.

Ride un sacco quando gli faccio il solletico e gli canto "Dalin dalan", gli piace essere rincorso da uno dei due quando è in braccio all'uno o all'altro, e cose del genere.

L'altro ieri l'abbiamo portato a fare un giro in campagna e l'abbiamo seduto sull'erbetta. Non vedo l'ora che sia primavera.

L'altro giorno siamo andati al Carnevale dei bimbi, a Canale, ma su questo aprirò un post apposta nei prossimi giorni (forse).

Ora che ci penso, è un po' che non pubblico nessuna fotografia di Pietro. Eccone qualche foto di Pedro e il box.
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