mercoledì, ottobre 31, 2007

tre cose

Piove? Non piove? Per terra è bagnato, ma non mi sembra di vedere la pioggia per aria. Mi fa un effetto un po' strano. Un po' come quando i bambini disegnano l'azzurro del cielo solo in alto, e non in aria.

Tre cose:

1) Come potete vedere, ho finito di etichettare tutti i post passati, e ho inserito nella colonna a sinistra l'elenco delle etichette. Così potete, se volete, viaggiare per il blog andando per argomenti. Etichettando i vari post mi sono accorto che prima raccontavo più sogni.

2) Ieri sera sono diventato zio di Andrea, il figlio del fratello di Silvia, nato di 3,9kg. Corri Pietro, che tuo cugino ti raggiunge! Anzi no... non correre troppo, visto che sei già sui 7kg!

3) Sabato sera torna Luttazzi in TV! Sono quasi contento di non uscire, così me lo vedo. Nel frattempo, date un'occhiata al suo blog (è molto molto interessante, oltre che divertente)...

martedì, ottobre 30, 2007

presenze

"October
And the trees are stripped bare
Of all they wear
What do I care

October
And kingdoms rise
And kingdoms fall
But you go on...and on..."

Ieri sera abbiamo guardato alcune riprese di Silvia durante la gravidanza, quando aveva la pancia, e di un minuscolo e per noi quasi irriconoscibile Pietro nelle prime settimane di vita. Allora gli abbiamo detto: "Ma come facevamo a dire tutti che eri bello?".

Prima però abbiamo finito di guardare un film iniziato la sera prima e interrotto, con mio rammarico, a un quarto d'ora dalla fine, proprio sul climax. Interrotto ovviamente dalla cacca di Pietro, che abbiamo cambiato cinque volte in un'ora. Il film era Gli invasati di Robert Wise (The Haunting, 1963), un bellissimo e originale horror su una casa infestata da presenze che non si vedono mai, lasciandoci fino alla fine il dubbio che si tratti semplicemente di suggestioni amplificate dai disturbi psichici e dai sensi di colpa della protagonista.
Ora la cosa bizzarra è che, per tutta la sua durata, il DVD si interrompeva esattamente ogni diciassette (17, dico) minuti. E già la cosa era un po' inquietante. Ieri sera, inoltre si è bruciata la lampadina della cucina, perciò l'ho sostituita con una di quelle a basso consumo che si ottengono gratuitamente (credo dall'Enel, non ricordo più... erano in garage da una vita). La nuova lampadina, però, oltre a essere esteticamente brutta ed emanare una luce deprimente (di quelle che, sicuramente, con il passare degli anni, spingono i membri di una famiglia ad accoltellarsi a vicenda), lampeggia di bagliori azzurri anche quando è spenta. Così, quando stanotte sono sceso per andare in bagno, mi sembrava di avere un poltergeist in cucina.
Non credo ai fantasmi, però mi fanno un po' paura. Oggi vado a comprare un'altra lampadina.

lunedì, ottobre 29, 2007

tisane, virgole, evoluzione linguistica

Tempo grigio, si chiama Ottobre ma in realtà è Novembre?

Ieri pomeriggio ho fatto una tisana. Io e Silvia non ci facciamo mai mancare la tisana della sera con il miele sciolto dentro. Tuttavia, siccome è autunno, ogni tanto ci scappa anche la tisana del pomeriggio. Sulla confezione leggo:

Attenzione, l'acqua troppo calcarea o trattata, può alterare il gusto e il colore della bevanda, in questi casi, è consigliabile utilizzare acqua minerale naturale, o, protrarre la bollitura dell'acqua per alcuni minuti.

Non vi sembra una punteggiatura un po' bislacca? Non è nulla di grave, e in questo caso c'è l'attenuante che, trattandosi di una ditta tedesca, magari si tratta della traduzione di un madrelingua.
Capita però di incappare in errori ben più gravi, leggendo le scritte che ci circondano ogni giorno.
Ogni tanto penso alla lingua italiana e mi chiedo fino a che punto si possa parlare di errori, e fino a che punto non inizi invece una profonda e generalizza mutazione linguistica. Quando gli errori di grammatica e di punteggiatura non arrivano solo dai ragazzini sui forum e dal loro linguaggio da sms, ma iniziano a comparire in massa nelle scritte in sovrimpressione in TV, negli slogan delle Poste Italiane, sulle confezioni, sui siti dei grandi giornali, sulle riviste... allora non è un po' come se venissero istituzionalizzati, accettati? Forse presto sul dizionario troveremo al fianco di po', stà al fianco di sta, al fianco di do. È giusto? Sbagliato? Bisogna arrabbiarsi, rattristarsi, oppure accettarlo come una naturale evoluzione della nostra lingua, come tante ce ne sono state?

giovedì, ottobre 25, 2007

la verità su "era una notte buia e tempestosa" e radio

Piove, prima però è passata una piuma davanti alla mia finestra, e per un attimo ho pensato che nevicasse.

Non mi sono fatto vivo per un po' per svariati motivi. Ora mi limito a un appello e a una segnalazione.

L'appello è il seguente. Se vado a dare un'occhiata alle statistiche del sito e alle chiavi di ricerca che hanno portato qui, noto che c'è qualcuno che cerca molto spesso la frase "era una notte buia e tempestosa", ovvero lo storico inizio del romanzo di Snoopy, da me citato in un post. Dalle parole associate alla frase, deduco che l'autore (o gli autori) della ricerca stia cercando qual è l'origine di questo incipit, ovvero l'incipit per eccellenza di un romanzo di avventura, tanto banale quanto geniale nell'uso che ne fa Schulz.
E allora gli rivolgo un appello... se trovi quello che cerchi, fallo sapere anche a me... o almeno lascia un commento di saluto, perché sono troppo curioso di sapere chi sei!

Ieri Mana mi ha consigliato Radio Paradise, una radio online che trasmette buona musica (be', a dire il vero in questo momento stanno trasmettendo una canzone orrenda, ma ieri e stamattina è andata più che bene), in gran parte del genere che ascolto solitamente. È anche possibile votare le canzoni, scrivere commenti, avere informazioni, ecc. Di solito amo ascoltare Radio Tre, ma c'è l'inconveniente che mi distrae un po' dal lavoro, essendo molto parlata. Su questa invece c'è praticamente solo musica, quindi posso ascoltarla anche quando ho bisogno di concentrazione.

P.S.: Quando facevo terza media, provai a scrivere un (tremendo) romanzo fantasy... che iniziava proprio così! Che ridere, e il bello è che credetti di avere avuto un'ispirazione geniale, con quell'incipit.

domenica, ottobre 21, 2007

coscine di pollo e piccinino

Ieri faceva freddo, anche stanotte, sebbene ieri sera abbiamo provato a combatterlo con castagne e vin brulé.

Negli ultimi giorni, abbiamo deciso di cambiare strategia con Pietro. Il punto è che, finora, lui si è addormentato solo una volta nella culla. Ogni volta noi l'addormentavamo in braccio e poi lo mettevamo giù. Cosa che all'inizio andava benissimo, perché era piccino, ma che col tempo rischiava di diventare un vizio deteriorante (per noi, almeno). Da qualche sera, quindi, Silvia si è armata di santa pazienza e ha provato ad addormentarlo nella culla, dondolandolo un po', accarezzandogli la testa e cantando a ripetizione la stessa ninna nanna, per tutto il tempo necessario. Una e una sola, per aiutarlo a identificarla con il momento del sonno. Tra le varie ninne nanne, abbiamo scelto Coscine di pollo, perché ha una bella melodia, un testo dolce e un po' buffo, e perché è facile da ricordare. Siccome stanotte ha dormito poco, stamattina l'ho portato in cucina e ho provato anch'io ad addormentarlo così... e ha funzionato.

Domenica scorsa, per festeggiare una (episodica) lunga dormita di Pietro, siamo andati al Mercatino del Giocattolo Antico a Cherasco, con l'intenzione di fargli un regalino. Era una bella giornata di sole, e Pietro ha dormito tutto il tempo. Non abbiamo visto un granché di interessante... c'erano per lo più macchinine, oggetti da collezionismo a prezzi proibitivi e cose così, però abbiamo notato un banchetto che vendeva oggetti di stoffa molto carini, realizzati dalle detenute di un carcere. Io mi sono immediatamente innamorato di un pupazzo dall'aria malinconica e un po' malconcia, che la signora del banchetto mi ha detto chiamarsi Piccinino. A quello abbiamo aggiunto un pinguino-cuscino-portapigiama, sempre di stoffa. Eccoli qui in una foto di gruppo insieme a una lumaca aliena e al mitico koge-pan.


sabato, ottobre 20, 2007

vestiti per bambini (francia-usa: 1-0)

Nuvole sparse, abbiamo coperto la mimosa in previsione dei primi freddi.

Negli ultimi mesi, girando qua e là nei negozi che vendono cose per bambini (dai passeggini alle pomate, dal vestiario ai giocattoli), mi sono fatto questa idea sull'abbigliamento infantile. L'idea è che esistano grosso modo due grandi scuole di pensiero al riguardo: quella francese e quella americana. La prima mi piace, la seconda no. Le marche francesi vestono in bambini come bambini. Forse con una concezione un po' edulcorata e favolistica del bimbo... con disegnini infantili, scritte simpatiche, pupazzi, cose un po' scemine e colorate. La scuola americana invece, veste i bambini come teen-ager, collegiali, giocatori di rugby o soldati: colori spenti, scritte e numeri senza senso a caratteri cubitali, giubbotti da top gun, tutto molto trendy, tutto molto cool.
In altre parole... bleah.
(Per le bimbe "americane" le cose vanno un po' meglio, ci sono abitini carini e colorati, anche se sono comunque delle riproposizioni in miniatura di quello che portano le ragazze di una decina d'anni più grandi).
Non so, ma a me questi vestiti della scuola americana mettono una tristezza infinita. E sono la maggior parte, nei grandi negozi tipo Io Bimbo, Eurobimbo, ecc. Fortunatamente esistono ancora i negozietti che vendono cose più simpatiche.
P.S.: Dimenticavo la Chicco... beh, la Chicco è un po' una via di mezzo: design più moderno delle case francesi, ma non mancano le cose simpatiche.

mercoledì, ottobre 17, 2007

ore piccole per bimbi piccoli

Sole, si sta abbastanza bene... dicono che tra poco arriverà il freddo.

Sento la faccia un po' stanca. Giorno da tic a tutti e due gli occhi. Pietro ha ripreso a dormire di notte, svegliandosi soltanto le due volte canoniche, ma si corica sempre un po' troppo tardi... l'altro ieri alle 2:30 di notte, e io lì a cantare nello studio, con la paura di addormentarmi camminando e lasciarlo così cadere. Però ora sta sempre più seduto sulla sua sedia... ieri è stato bravo tutto il tempo, mentre facevamo la torta di mele.

Qualche giorno fa, ascoltando la musica del Terzo Anello su Radio Tre, ho scoperto i Tunng. È una delle mie personali scoperte più gradite di quest'anno. Ecco qui il video di Bullets, non una delle canzoni migliori del loro ultimo album (Good Arrows), ma sicuramente la più accattivante e orecchiabile. Anche il video è carino.

lunedì, ottobre 15, 2007

due film

Ora è buio. Oggi non faceva poi così freddo, ma per precauzione abbiamo tirato dentro i cactus e li abbiamo messi in garage.

Come ho già scritto da qualche parte, l'anno scorso e quest'anno sono andato pochissimo al cinema, diversamente da un tempo. Fortunatamente, ora sono riuscito a fare la tessera al cineforum di Alba, il "Nucleo", così vado a vedermi qualche film insieme a Ivan (Silvia ovviamente non può, dovendo allattare). In questo modo prendo una boccata d'aria una volta alla settimana, e vedo i film che mi sono perso l'anno scorso.
I primi due film valevano davvero la pena. Non ho voglia di mettermi a recensirli qui... dico solo che erano entrambi molto belli e ne consiglio quindi la visione. Il primo è Le vite degli altri (Das Leben der Anderen) del regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck. È un film intenso e commovente su un agente della Stasi, ai tempi della DDR. Il secondo è 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni (4 luni, 3 saptamini si 2 zile) del regista romeno Christian Mungiu, vincitore del festival di Cannes. È ambientato nel 1986, pochi anni prima della caduta di Ceausescu, ed è un film di una tensione straordinaria, un vero e proprio pugno nello stomaco.

domenica, ottobre 14, 2007

notti liete e arcobaleni

Il sole saluta il lieto giorno.

Giorno fausto, appunto: Pietro si è svegliato solo alle quattro e alle sette, dormicchiando poi ancora fino alle nove. Merita la pubblicazione di due foto autunnali, una in braccio a me vicino all'albero delle piccole mele, e l'altra in braccio al nonno, davanti al noce.

Come molti sapranno, è uscito il nuovo album dei Radiohead: In rainbows. La novità è che oltre alla possibilità di comprarlo materialmente nei negozi, lo si può anche acquistare in formato mp3 scaricandolo direttamente dal loro sito e pagandolo quanto si vuole, con un'offerta da 0,1 a 1000 sterline. Quindi, se non siete interessati alla confezione, ma solo alla musica... fatevi avanti perché potete averla legalmente e decidendo voi quanto pagarla.
Io l'ho pagato, 7,79 sterline, come la data di nascita di Pietro (2007/07/09), per premiare l'iniziativa e per fare un'offerta per la felice nottata passata. Lo ammetto... volevo pagarlo 7,79 EURO, ma poi, pur avendo fatto la conversione euro/sterlina, ho digitato lo stesso la cifra in sterline... e poi ok, so già che qualcuno penserà che potevo pagarlo anche, 9,77... ma non dimentichiamo che sono sterline, quindi non esageriamo! ^__^
Comunque, l'operazione è durata pochi minuti, e ora me lo sto ascoltando.

venerdì, ottobre 12, 2007

il pescatore

Sole, cielo azzurro, condensa alle finestre... ho acceso la stufa.

Se chi dorme non piglia pesci, allora Pietro da grande farà di sicuro il pescatore. Evidentemente ha preso l'insonnia dal padre, perché è ormai una settimana che di notte ci fa ballare. Ieri notte si è svegliato tre volte prima delle quattro, poi non so. Questa notte non si è addormentato fino alle tre, dopodiché ne ho un ricordo confuso... so solo che è stata una nottataccia.
Mai avevo concretamente pensato che le otto ore filate di sonno potessero entrare a far parte del mito, le sette diventare un'utopia, le sei una morte di papa, le cinque una data da segnare sul calendario, le quattro una splendida nottata, le tre qualcosa di cui essere soddisfatti, le due niente male, un'ora è già qualcosa.
Fortunatamente, le soddisfazioni diurne sono tali da dimenticare tutto ciò, ma la sera infilarsi sotto il piumone fa un po' paura.
Ecco una foto che immortala il ghigno assassino del nostro diavoletto pescatore, al suo terzo complemese.

Ieri notte ho sognato che avevano spostato Savona sulla costa adriatica.

martedì, ottobre 09, 2007

sole raffreddato e marziani

Anche se c'è il sole, con il raffreddore sembra più spento.

Io sono raffreddato, Pietro è raffreddato. Dorme meno lui, dormo meno anch'io... e tra lui che si sveglia e io che russo (quando dormo), Silvia dorme meno di tutti. E quanto poco simpatico è svegliarsi al suono di un martello pneumatico nella viuzza su cui s'affaccia la camera da letto.

Tornando da casa dei miei, passo sempre davanti al tetto di un capannone. È di quel materiale grigio e ondulato, credo eternit. Per quanto mi riguarda, c'è da sempre... ed è sempre stato grigio.
Poi, qualche settimana fa, guardo ed è diventato rosa. O meglio, un colore sul violaceo, tipo la schiuma del "Birbet". La settimana scorsa, lo guardo ed è tornato grigio.
Oggi ci passo davanti ed è di nuovo rosa... e sulla sua sommità vedo camminare un misterioso tizio con una tuta bianca da marziano.

domenica, ottobre 07, 2007

etichette e fantasmi natalizi

All'aria aperta in maglietta, maniche lunghe in casa... sono raffreddato.

Come forse avrete notato, mi sono finalmente deciso a mettere le etichette in questo blog, al fondo di ogni post. Grazie a esse, potrete trovare più facilmente gli stessi argomenti di un determinato post, in altri post. Poco alla volta, li etichetterò tutti.

Come promesso, ecco l'inizio del primo racconto di Dickens, Fantasmi natalizi:

Nell'aria aleggerà per tutto il tempo un profumo di caldarroste e di altre buone cose, dal momento che stiamo narrando racconti d'inverno - anzi, a essere sinceri, storie di fantasmi - intorno al fuoco di Natale; e nessuno si muove, se non per spingersi un poco più vicino alle braci. Ma questo non ha importanza. Eccoci arrivati alla casa, una vecchia casa piena di grandi camini dove la legna arde su antichi alari, mentre dalle pareti rivestite di pannelli in noce ritratti sinistri (nonché legati, almeno alcuni, a leggende sinistre) guardano in giù con accigliata diffidenza. Chi vi parla è un nobiluomo di mezza età...

sabato, ottobre 06, 2007

prima e dopo il sonno

Oggi doveva piovere, per questo sono andato a zappare ieri. In realtà non piove, ma pazienza.

Stamattina Pietro si è svegliato alle cinque e ha pensato bene di farci disperare ancora un po'. Alle sette, siccome Silvia era ormai provata, l'ho preso e l'ho portato qui nello studio. L'ho tenuto in braccio ascoltando Prima Pagina, l'ho cambiato, l'ho fatto giocare con le apine, poi gli è venuto il singhiozzo allora ha iniziato a disperarsi e io l'ho preso su. Gli ho cantato un paio di canzoni di Paolo Conte... e gli è preso subito sonno. Si è addormentato sulle note di Sono qui con te sempre più solo.

Ieri sera ho finito Noi la farem vendetta. Ho trovato particolarmente appassionante la lettura perché, oltre a descrivere in maniera personale fatti (i "fatti" di Reggio Emilia) tristi e inquietanti della storia del nostro paese, che m'interessavano in quanto ne avevo solo una conoscenza vaga e superficiale, Nori li mette in relazione al suo tenero rapporto con la figlia di dieci mesi... e inevitabilmente mi ci sono ritrovato. Ho trovato su Youtube alcuni spezzoni di una sua lettura di frammenti del libro (purtroppo, però, i filmati sono senza né capo né coda). Ne metto uno qui sotto.

Stasera inizierò a leggere Da leggersi all'imbrunire, ovvero una raccolta di racconti di fantasmi di Charles Dickens. Domani riporto l'inizio del primo.

p.s.: Ecco, Pietro si è già svegliato.

venerdì, ottobre 05, 2007

notte e giorno

"Ragazzi, che notte quella notte"

Stanotte Pietro ci ha fatti disperare. Proprio non ne voleva sapere di dormire... non aveva nulla di particolare, semplicemente era sveglio, scalciava, cercava la complicità del gioco... insomma, aveva scambiato il giorno con la notte. Alle 5:30 finalmente sono finalmente riuscito ad addormentarlo per due ore intere, passeggiando e cantando non so per quanto. Si è addormentato infine sulle note di Il ritorno di Giuseppe.

Oggi pomeriggio avevo bisogno di staccare, uscire di casa, prendere sole e aria, fare un po' di movimento. Così sono andato al ciabot, ormai trasformato in una giungla causa mancanza di tempo, e ho zappato un'ora e mezza, sudando parecchio perché faceva più caldo di quel che mi aspettassi.
Cavoli e cavolfiori crescono bene, e anche i finocchi e gli ultimi zucchini.

Ma tra un po' questo caldo sarà un ricordo. Normalmente non sopporto il freddo, ma mi consola il pensiero che l'inverno comporta anche alcuni vantaggi: nessun motorino, nessun trattore in questa piazza rumorosa, e soprattutto nessun cliente della gelateria qui sotto che parcheggi davanti al nostro garage.

lunedì, ottobre 01, 2007

mostri e dinosauri

Sì, decisamente amo le giornate di sole di ottobre. Ieri davanti sono passate tre mamme con il passeggino. Siccome il marciapiede era stretto, stavano in fila indiana. Mi ha fatto sorridere. Ora però si è annuvolato.

Mi chiedo se Pietro avrà i miei stessi gusti, in fatto di giochi e cose del genere. Ad esempio, io da piccolo adoravo i mostri, gli animali strani e le schifezze in generale. Non ho praticamente mai giocato con le macchinine, né coi soldatini, né coi cowboy e gli indiani. Andavo pazzo per i Masters, però non ho mai avuto He-Man o qualcuno dei suoi nerboruti amichetti paladini dell'ordine, ma solo i mostri cattivi di Skeletor, o meglio quelli ancor più tetri dell'orda infernale di Hordak. Ero attratto dall'oscurità, sebbene fossi, e sia tuttora, un fifone.

Ho fatto gli gnocchi, e a un certo punto mi è sembrato di vedere le vertebre di un dinosauro. Però erano buoni, non sapevano di dinosauro.
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