giovedì, dicembre 24, 2009

auguri

Piove? Ma è Natale o il giorno dei morti?

Come al solito, la vigilia di Natale sono sempre di corsa per un motivo o per l'altro. Questa volta, per esempio, mi si è otturato lo scarico del bagno quindi ho perso tutta la mattina per stare dietro alla cosa, che di per sé non era nemmeno molto natalizia. Quindi ora, dopo aver terminato di tradurre un lavoro altrettanto disgustoso, scappo a finire di impacchettare, fare visite e quant'altro... ma non prima di fare gli auguri a quelli che ancora seguono questo blog. E poi non dite che non trovo il tempo per voi. Buon Natale!

martedì, dicembre 22, 2009

solstizio d'inverno

Il sole sulla neve. Devo fare attenzioe a non scivolare lungo via Mompissano.

Un titolo un po' alla Ozu.
Ieri era il giorno più corto dell'anno. Ogni anno, arrivato a questo punto, provo un senso di sollievo, come un nuotatore che raggiunge la boa e si appresta a tornare indietro (e io tra l'altro non so nuotare). Poco importa se il vero inverno inizia solo adesso e le giornate resteranno quasi immutabilmente buie e fredde per parecchio tempo. Il solo fatto di sapere che oggi la sera non scenderà ancora prima di ieri, mi rasserena.

giovedì, dicembre 17, 2009

dimensione parallela

Il respiro gelido di dicembre si infilava sotto la cuffia, ed erano le ore più calde della giornata.

All'indomani dell'incidente Berlusconi-Tartaglia-Duomo di Milano, avevo iniziato a scrivere un post sull'argomento. Poi però mi è passata la voglia.
Perciò parliamo di qualcosa di completamente diverso.
La settimana scorsa sono uscito nel gelo della sera per portare fuori l'immondizia, che normalmente lascio lungo Via Vecchie Mura, a tre metri dalla porta di casa. Quando ho fatto per rientrare, mi sono ritrovato la porta d'ingresso chiusa. La cosa mi ha lasciato un po' spaesato, perché quando vado a lasciare il sacco dell'immondizia non la chiudo mai, visto che è solo questione di un attimo.
Non so perché, ma la cosa mi è parsa innaturale. Allora ho iniziato a fantasticare come mio solito, e ho pensato che magari, una volta tornato di sopra, avrei scoperto di essere stato via per dieci anni, trovando una Silvia quasi quarantenne e un Pietro che ormai frequentava le scuole medie. Oppure che magari mi sarebbe sembrato tutto normale, solo per accorgermi, dopo un paio d'ore, al momento di far fare la cacca a Pietro, di essere capitato in una dimensione parallela in cui tutto è identico a questa, tranne il fatto che lì i bimbi hanno la coda.
A cosa non si pensa, pur di non pensare al presente.

lunedì, dicembre 14, 2009

alfabeto (3)

Stamattina ho visto qualche fiocco di neve leggerissimo e isolato scendere flemmaticamente mentre ascoltavo i Mi and L'au.

Dall'ultima volta che ho fatto il punto della situazione su Pietro è ormai passato un sacco di tempo. A dire il vero, è una cosa che perde un po' di senso, a quasi due anni e mezzo di età, più che altro per il fatto che ormai il grosso delle vere e proprie novità (prime parole, primi dentini, ecc) è passato, e da questo punto in avanti si tratta più che altro di consolidare e perfezionare processi già avviati. Ad ogni modo, visto che la memoria non è dalla nostra parte e vista la velocità con cui cambiano ed evolvono i bambini, avere qualche appunto scritto può tornare utile.
A quasi due anni e mezzo, Pietro:

a) Parla, e parla un sacco. Non solo conosce un sacco di parole di uso quotidiano, nomi di animali, ecc, ma formula anche delle frasi, ed è uno spasso sentirlo.

b) Ovviamente non parla ancora perfettamente, ad esempio dice la "l" al posto della "r"... ma sta smettendo di dire la "s" al posto della "f" (prima tirava fuori fantastici neologismi come "sarsalla" e "sormica).

c) Non solo: conosce anche i testi di un sacco di canzoni. Del resto mi sembra il minimo, con tutte le ore passate ad addormentarlo cantando! Tra quelle che sa meglio, oltre a praticamente tutta la colonna sonora di Nightmare Before Christmas, ci sono "Onda su onda" (Paolo Conte), "Il caffè della Peppina" (Zecchino d'Oro), "Son tre notti che non dormo", "Quel mazzolin di fiori"... e la canzone delle dita.

d) Ciò significa che Pietro, oltre a parlare, canta. Canta a modo suo. Azzecca tempi e ritmi, ma le note sono pressoché le stesse due per tutte le canzoni. Sì, devo dire che ha un senso del ritmo migliore del mio (che è un disastro).

e) Sa mangiare da solo con forchetta e cucchiaio.

f) Adora la cucina giapponese: pesce crudo, alghe wakame, riso bollito, salsa di soia, salsa tonkatsu, zuppa di miso, soba... portarlo al ristorante giapponese è stata una vera soddisfazione.

g) Mangia un po' di tutto (specie verdura e frutta), ma detesta i formaggi (a parte lo stracchino). Gli piacciono il miele e il cioccolato.

h) Sa sbucciare un mandarino, e dopo averlo mangiato va a buttare le bucce, rigorosamente nel cestino dell'umido.

i) Effettivamente, per certe cose è molto ordinato, ed è molto attento nell'imitarci e nell'imitare quel che facciamo (a parte il fatto che io NON sono ordinato). Se scarta qualcosa, poi butta sempre la confezione nel cestino.

l) Gli piacciono ancora molto i mostri (ma delle streghe inizia ad avere paura), e ora va matto per i pesci degli abissi (al compleanno gli ho regalato un dvd fantastico). Quando vede il "melanoceto" esclama entusiasta: "Papà, che brutto quel pesce! Paletta!".

m) Da qualche mese dorme in camera sua nel letto (non più il lettino)... qualche volta è rotolato giù, ma abbiamo attutito la caduta con delle specie di tatami.

n) Ora di notte dorme con una certa regolarità, e si sveglia al massimo una o due volte. Quando si sveglia, stranamente non viene da solo nel lettone, ma chiama timidamente, o a volte resta lì seduto sul letto ad aspettare.

o) Continua ad addormentarsi piuttosto tardi... in media verso le 23:30. In compenso però ha imparato a stare relativamente buono se per caso decidiamo di guardare un film.

p) Finalmente inizia a interessarsi anche alle fiabe lette, e non solo a quelle raccontate e alle canzoni, prima di fare la nanna. Ciò facilita un po' le cose.

q) Sa comporre un puzzle! Ha iniziato con quelli da sei pezzi, e ora riesce a farne uno da venti tutto da solo.

r) Fa la cacca e la pipì nel vasino, quindi ora tiene il pannolino solo di notte. Certo, per ora siamo noi a ricordarci di fargliela fare, e solo raramente è lui a chiedere di andare in bagno... quindi qualche volta se le fa ancora addosso. Però diciamo che ha capito il meccanismo.

s) Abbiamo scoperto che, oltre all'acaro della polvere, è allergico alle noci. Se per caso ne mangia un solo pezzetto, gli viene tutto uno sfogo intorno alla bocca.

t) è affezionatissimo ai suoi fantastici genitori.

u) ancora non ama molto i bambini più piccoli di lui, che guarda con diffidenza, ma quelli appena un po' più grandi (dai tre anni in su) li adora.

v) è socievole, ma inizialmente abbastanza timido e orso (come il papà)

z) pronuncia divertito alcune espressioni in piemontese come (traslittero un po' a caso): "sati torna si?!" (sei di nuovo qui?!), "piant'la lì" (smettila), "bòia 'sasin"(boia assassino) e "pisacol" (pisciasotto).

sabato, dicembre 12, 2009

ultima chance

Dicono che nevicherà. Ho qualche dubbio.

Se c'è una cosa che non amo, è quando la fine di qualcosa si protrae in una sorta di limbo indefinito e stiracchiato, prima di giungere, sfinita, all'inevitabile spegnimento. Non voglio che ciò accada a questo blog, per cui ho deciso: gli concedo un'ultima possibilità in onore dei vecchi fasti e, se neanche questa volta funziona, lo chiudo (o quantomeno lo congelo) definitivamente. Insomma, non mi va di vederlo agonizzare nell'etere così. Piuttosto, preferisco stringergli la mano e salutarlo definitivamente.

In una certa misura, avevo i miei buoni motivi per assentarmi da questo spazio, ma in buona parte si è trattato di pigrizia e di mancanza di idee... una specie di blocco, direi, nonostante le cose da scrivere non mancassero. Ora però ho deciso di riprovarci e recuperare il tempo perduto. Dalla prossima settimana intendo quindi scrivere un post per ciascuno degli argomenti che ricorrevano con maggiore frequenza in questo blog: Pietro, la musica, la politica, i ricordi, il cinema, i libri, la radio... e poi vedremo.
Intanto iniziamo a riscaldare i motori. Poi si vedrà.
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