sabato, luglio 21, 2007

cocciniglie

Caffè bollente? Improponibile, ora. Aspettiamo che si raffreddi.

Uno degli acquisti che ho fatto su IBS è Quattro sberle in padella - Come difendersi dall'inquinamento alimentare, un libro utile (anche se condivido abbastanza il commento di Lily su IBS) che avevo scoperto leggendo il blog di Max, uno degli editor con cui lavoro. Finora l'ho solo leggiucchiato, ma ho già trovato alcune informazioni interessanti (ovvero, preoccupanti). Una delle più curiose (ma non delle più preoccupanti) riguardava il colorante rosso di certi alimenti, che viene ricavato nientemeno che dalle femmine di cocciniglia essiccate (insetto che conosco molto bene, perché viene spesso sui miei cactus). Ora, sicuramente è assai meno dannoso di molti altri coloranti di origine sintetica, minerale, o quant'altro... e poi tanto uno lo mette sempre in conto, di mangiare qualche schifezza che non sa... e poi tanto finché occhio non vede (come coi "gianin" nelle ciliegie)... però, in fondo in fondo, se permettete, può anche fare abbastanza schifo.
Salvo essere Bill Burroughs nell'Interzona, alla ricerca di carne nera di millepiede gigante.
Comunque, oggi sono andato al super mercato e, così per curiosità, ho guardato gli ingredienti di uno yogurt al lampone della Nestlé... e c'era proprio scritto "cocciniglia"!
Con un breve giro su Internet, scopro che effettivamente la cocciniglia vanta una lunga e illustre storia nel campo dei coloranti... ho capito, ma colorateci i maglioni, non mettetela nello yogurt!

p.s.: Altra curiosità: per legge è vietato mettere crisalidi di bachi da seta nei dadi per il brodo... quindi vuol dire che qualcuno lo faceva?!

5 commenti:

Riki ha detto...

Lascia stare con la Nestlè. Mi è venuto in mente la storia (successa qua o in Germania???) dello stampo d'inchiostro sulle confezioni di latte da bambini che trasmetteva l'inchiostro dentro....e poi fanno parte di quelli che danno latte in polvere alle mamme in Africa senza dare anche dell'acqua. Società schifosissima e se posso evitarlo non ci compro niente. Ma stranamente hanno invaso il mercato con tantissima roba sotto nomi diversi.

Anonimo ha detto...

Basta stare un po' attenti, io non compro NULLA della Nestlè.

mapomo ha detto...

Per quel poco che ne so, il problema sta anche nel fatto che il latte in polvere che la Nestlé promuove pesantemente e subdolamente in Africa, in mancanza di condizioni ingieniche adeguate, è più facilmente portatore di malattie rispetto al latte materno... e questo sicuramente i tizi della Nestlé lo sanno.
Detto questo, penso anche che si debba fare attenzione a non stigmatizzare una sola azienda pensando che tutte le altre siano delle santerelle... certo, la nestlé fa più danni perché è più potente, ma forse sarebbe meglio tenersi sempre aggiornati su quali sono le aziende più carogne...

Riki ha detto...

Guarda, delle cocciniglie si usa anche la cera che sotto il nome E 904 viene usato per glassare i confetti. Dallo sciroppo i beduini fanno lo zucchero e le api lo usano per fare il miele del bosco. Tra tutte le cose che si possono mettere negli alimentari preferisco roba naturale piuttosto che roba artificiale. Mi basta sapere che nelle patatine c'è un ingrediente E qualcosa che stimola la fame e ti fa mangiare di più.

mapomo ha detto...

Perfettamente d'accordo... cento volte meglio un insetto schifido che un veleno... resta però il fatto che è un po' assurdo mettercelo dentro solo perché così il colore è un po' più carino, così com'è assurdo il fatto che se io dico a qualcuno: "ho mangiato uno yogurt al lampone", non ottengo nessuna reazione particolare, mentre se dico: "in Giappone ho provato le cavallette caramellate e mi hanno servito le larve di ape", tutti mi guardano schifati come un alieno.

Locations of visitors to this page