domenica, agosto 31, 2008

come faranno le loro mamme?

Cielo nuvoloso inaspettato. Meno male che, pur avendo scritto in anticipo il post, ho lasciato lo spazio vuoto per il commento sul tempo.

Ho un ricordo di quand'ero piccolo piccolo. Mi sembra che fossimo davanti alla finestra del bagno. Ricordo le piastrelle blu scuro e le tende bianche. C'era un ragno, e io stavo per ammazzarlo, quando mia madre mi disse qualcosa del tipo: "Poverino, non pensi alla sua mamma? Come farà, quando non lo vede arrivare?". Credo che questo concetto mia madre l'abbia ripetuto più volte, tanto da imprimerlo a fuoco nella coscienza. Ancora oggi, cerco di evitare di ammazzare qualunque essere, e se lo faccio per sbaglio o per "necessità", provo sempre un senso di colpa, una sorta di malessere, per quanto minimo. Se da bambino o da adolescente ho ammazzato degli insetti per "diletto", mi vergogno a ricordarlo.
Eppure, mentre eravamo a Varazze, provavo viva soddisfazione ad ammazzare le zanzare tigre che ci massacravano di morsi.
Sono cose che fanno riflettere.

venerdì, agosto 29, 2008

piccoli rimpianti

Un altro mattino di sole. Peccato che sia sveglio dalle 4:30 (e non per colpa di Pietro).

Il pomeriggio dell'ultimo giorno al mare, visto che al mattinoPietro si era dimostrato sì restio come al solito ad entrare in acqua, ma non tanto da piangere e, anzi, aveva addirittura accennato dei sorrisi, abbiamo deciso di portarlo a fare un ultimo fugace bagnetto. Mentre eravamo tutti e tre in acqua, vediamo apparire un testone che faceva facce buffe in direzione di Pietro. Apparteneva a un omone afroamericano e devo dire che faceva il suo bel strano effetto, vederlo comparire in acque liguri, tra anziane madame e bimbetti.
Abbiamo scambiato due parole. Lui mi dice che non oltrepassa quel punto perché non sa nuotare. Io gli rispondo che anche per me è lo stesso, e mentre parlo mi rendo conto di quanto è arrugginito il mio inglese parlato. E già, perché se scrivere e soprattutto leggere in inglese fa parte della mia quotidianità, francamente non ho molte occasioni di parlarlo. Ma le occasioni basterebbe crearle, no? Vabbè, io sono impedito a parlare anche in italiano. Comunque gli chiedo di dov'è e lui mi dice che viene da New York, ed era lì con qualche amico genovese. Non sapendo che altro dire, vado da Pietro.
Tornati in spiaggia, ci siamo incontrati nuovamente. Il newyorkese e i suoi amici italiani stavano proprio sull'asciugamano accanto al nostro. Era un tipo simpatico e faceva un sacco di complimenti e facce buffe a Pietro. Una di quelle persone che ci sanno fare con i bambini, insomma.
Comunque, gli chiedo se posso scattare una foto di loro due insieme. (la vedete qui accanto... Pietro non era del tutto convinto). Lui acconsente felice della cosa. Poi vanno via, ci si saluta, e finisce lì.
E io rimango a pensare. Mi dico che sarebbe stato carino se gli avessi chiesto l'indirizzo email per mandargli la foto. Mi dico che, di già che c'ero, potevo anche conversare un po' di più. Idealmente mi fa piacere incontrare persone di ogni parte del mondo, così come italiani di ogni parte d'Italia. Sono orso sì, ma non sono un misantropo . Mi incuriosiscono gli altri. E invece no. Mi fermo sempre prima e spreco queste occasioni. Perché essenzialmente sono una persona timida. E perché temo sempre di parlare a sproposito. Alla fine, mi dico che forse non ne vale la pena. Questo aspetto di me mi secca particolarmente. Ci sono tanti aspetti della nostra personalità che non ci garbano. Col tempo, li si accetta. Io poi sono pieno di difetti: sono smemorato, disordinato, non so parlare, sono ansioso, pauroso, ecc ecc. Questo però è uno degli aspetti che accetto di meno.
Nel profilo qui a fianco ho scritto che vorrei morire come il suonatore Jones, con "ricordi tanti e nemmeno un rimpianto". Però mi accorgo che, in realtà, il mio carattere mi porta a vivere di tanti piccoli rimpianti.

mercoledì, agosto 27, 2008

addio cavaliere dalla trista figura

Siamo ad agosto e c'è il sole, ma chissà perché, quando vado al ciabot sento più vicino l'autunno.

Nel corso del mio soggiorno varazzese ho finalmente terminato la lettura di Don Chisciotte.
Anche se ho inframezzato i due volumi con La strada, è passato davvero un sacco di tempo da quando l'ho iniziato. Non solo a causa della sua lunghezza (sono quasi 1200 pagine), ma soprattutto perché non sempre riuscivo a leggere alla sera, e quando ci riuscivo spesso mi si chiudevano gli occhi dopo poche pagine. La colpa non è ovviamente del romanzo, che è assolutamente fantastico e geniale (e come potrebbe essere altrimenti?), quanto della mia stanchezza serale. Ad accelerare e rendere più godibile la lettura, sono stati il viaggio in treno da solo a Udine lo scorso gennaio, e le varie "vacanze" al mare e in montagna. Quando sono via da casa riesco a leggere di più. Non solo alla sera, ma anche in bagno, perché normalmente a casa leggo manga o riviste, quando sono in bagno.
E adesso, com'è naturale dopo tutto questo tempo passato insieme, sento un po' la mancanza delle follie dell'hidalgo e dei proverbi di Sancio.

Ora, giusto per leggere qualcosa di completamente diverso, ho iniziato Il fattore umano di Graham Greene, che avevo acquistato tempo fa sull'onda dell'entusiasmo dopo la lettura de L'americano tranquillo.
Ecco, com'era di consueto, l'inizio:

Da quando, oltre trent'anni prima, era entrato a far parte dei Servizi come giovane recluta, Castle era sempre andato a fare lo spuntino di mezzogiorno in un pub dietro St James's Street, non lontano dall'ufficio. Se gliene avessero chiesto il perché, avrebbe citato l'ottima qualità delle salsicce; come birra, avrebbe forse preferito una marca diversa dalla Watney's, ma la qualità delle salsicce faceva passare questo ultimo particolare in secondo piano. Castle era sempre in grado di dare conto delle proprie azioni, anche le più innocenti, ed era immancabilmente puntuale...

lunedì, agosto 25, 2008

un vero sfigato

Cielo sereno. Le lenzuola di notte non bastano più.

Il mio primo incontro col mare di Varazze, il giorno successivo al nostro arrivo, è stato piuttosto turbolento, e ha vinto lui.
Chi come me è miope e porta gli occhiali forse mi capisce: non è per niente bello il senso di smarrimento che si prova quando, per entrare in acqua, si è costretti a togliere gli occhiali. Così, da autentica volpe, mi dico: vabbè, per ora faccio una capatina in acqua senza entrare con la testa, giusto per prendere confidenza con il mare... non è il caso di togliere gli occhiali.
SPLASH
Sbattuto a riva dalla prima ondata un po' brusca, presa in pieno petto. Dopo la seconda decido che quasi quasi è meglio tornare in spiaggia, quando mi accorgo che... magia: gli occhiali non ci sono più.
Panico.
Silvia va a cercarli, ma l'acqua è sporca e ci sono le onde, e oltretutto Pietro si mette a piangere appena la vede allontanarsi. Ormai di recuperarli non se ne parla più. Sono le sette di sera e noi siamo a piedi, a una ventina di minuti di distanza tanto dal centro del paese quanto da casa. Che fare? Il giorno dopo dovevo pure lavorare... fortunatamente Silvia vede una macchina che s'allontana dalla spiaggia. Coglie al volo l'occasione e chiede se mi danno un passaggio in centro. Col costume fradicio e con un ginocchio sbucciato (per via dei sassi sulla spiaggia, sui quali mi aveva sbattuto l'ondata), monto in macchina di questi gentili signori che mi portano fin dall'ottico. Dopo aver infradiciato anche la poltrona di quest'ultimo durante la visita, riesco a farmi garantire gli occhiali per il giorno successivo. La signora, molto gentilmente, mi lascia anche un campione di lenti a contatto da quindici giorni, da usare nel frattempo (sorvolo sulle peripezie per indossarle).
Morale: sono uno sfigato. Ma il giorno successivo, alla stessa ora, avevo già i miei occhiali nuovi.

sabato, agosto 23, 2008

colonna sonora dell'estate

Una giornata di sole canalese. Quel sole che preannuncia la fine dell'estate.

...Ed eccoci arrivati dal mare. Come al solito, è stata una vacanza-non-vacanza. Nel senso che, su due settimane di permanenza a Varazze, avrò passato sì e no due giorni senza lavorare. Ma va bene così. È uno degli inconvenienti, e insieme dei vantaggi, del mio lavoro. Siamo stati davvero bene e credo che ci torneremo presto in modo da ritardare il più possibile l'eventuale e probabile ritorno invernale della dermatite (poiché il mare sembra essere molto efficace a scongiurarne i sintomi - nel caso vi foste chiesti cosa ci faccio sempre al mare io che non so nuotare).

Esordisco questa serie di post mancati (troppo faticoso pubblicare sul blog con la misera velocità della mia chiavetta) riportando qui la colonna sonora dell'estate!
Nonostante i problemi con il lettore CD (io ho sempre problemi coi lettori CD), le musiche che hanno accompagnato la nostra semi-vacanza, condizionandone le atmosfere e portandosi dietro qualche ricordo da scongelare poi a ogni ascolto, sono state principalmente:

-Viaggio di andata:
Harry Belafonte, il nostro must per ogni viaggio in auto. Più qualche aggiunta di Amen dei Baustelle e dello Zecchino d'Oro, con il ritmo ska di Il coccodrillo come fa.

-Nella casa al mare:
Principalmente Micah P. Hinson and the Gospel of Progress di Micah P.Hinson, Revolver e Abbey Road dei Beatles, Desire di Bob Dylan, La revancha del Tango dei Gotan Project. Sono i primi (e i meno lugubri) che ho caricato sulla chiavetta USB dello stereo. E visto che a un certo punto il lettore CD ha smesso di funzionare e io non avevo mai voglia di caricare altra roba dal PC alla chiavetta...

-Durante TUTTI i viaggi in auto a Varazze e dintorni:
Sempre e solo Fred Buscaglione (anche perché scordavo sempre di caricare in macchina il porta-CD), rispolverato direttamente dai tempi in cui era accompagnato da serate nell'ex-auto di Ivan, birre Moretti, tequila bum bum e capatine ai Murazzi da "Giancarlo".

-Viaggio di ritorno:
Si parte con La favola di Adamo ed Eva di Max Gazzé per tenere allegro Pietro, e si prosegue col più introspettivo Superwolf di Bonnie Prince Billy, una volta che il piccolo è entrato nel mondo dei sogni.

Ovviamente ho già inserito nel player qui in fondo tutto quel che sono riuscito a trovare su Deezer.

martedì, agosto 19, 2008

le trasmissioni riprenderanno il prima possibile

Cielo limpido, un po' più fresco. L'afa sembra ormai lontana.

Questa lunga assenza non dipende da me, ma dalla connessione troppo lenta per blogger. Avrei potuto mettere in serbo qualche post da far pubblicare automaticamente durante questo periodo, per ogni evenienza, ma udite udite... non l'ho fatto.
Ad ogni modo, riprenderò a scrivere dal 23... ci vediamo!

sabato, agosto 09, 2008

facciamoci perdonare 7 - ciau turin

Chissà come fa oggi? Questo post lo scrivo in anticipo perché sarò al mare e non si sa mai. Non vorrei mancare alla mia promessa.

Toh, una galleria di Repubblica carina, una volta tanto (merito della fotografa, però)! Mi è piaciuta soprattutto la raccolta di frasi alla fine. Mi è anche venuta un po' nostalgia di Torino.

venerdì, agosto 08, 2008

facciamoci perdonare 6 - che la forza sia con lui

Notte da sudare.

Silvio Berlusconi: "Avevamo promesso più sicurezza e abbiamo fatto dei provvedimenti che danno più sicurezza e tengono sotto controllo l'immigrazione clandestina e che portano l'esercito del bene, i nostri militari, a contrapporsi tra i cittadini e l'esercito del male".

Ok, ci siamo. L'abbiamo perso. Finalmente è andato fuori di testa del tutto.
Potrei anche ricredermi, per carità, se mai vedessi Darth Vader varcare le Alpi.

giovedì, agosto 07, 2008

facciamoci perdonare 5 - paura!

Cielo di quel nuvoloso un po' fresco che ti fa dire: ah, finalmente!

Stanotte Pietro ha pensato bene di scavalcare la sponda bassa del lettino, buttarsi nel lettone e, dopo aver scroccato il latte, mettersi a girare per tutto il letto dandoci testate e piangendo. Per la disperazione, abbiamo portato il lettino in cucina e lì abbiamo fatto i turni aspettando che si addormentasse. Quando sono tornato in camera c'è voluto un po' per prendere sonno, e allora mi è venuta in mente una vecchia storiella di paura che mia sorella mi aveva raccontato quando facevo le medie. Mi ha sempre colpito perché, pur nella sua semplicità, secondo me ben coglie il nocciolo della paura, ovvero sa darle quel giusto spazio di incognita, di vuoto che ognuno può colmare un po' come meglio crede con le sue paure più recondite.
Provo a trascriverla, un po' a memoria, un po' aggiungendo del mio:

C'è una ragazza che guarda la TV accarezzando distrattamente il suo gatto di fianco a lei. Sono soli in casa. A un certo punto le sembra di sentire come un gocciolio... PLIC PLIC PLIC.... PLIC PLIC PLIC... subito pensa che faccia parte del film che sta guardando, poi le viene il dubbio e abbassa il volume... PLIC PLIC PLIC... PLIC PLIC PLIC... no, non è la TV. Viene dal bagno. Dev'essere il lavandino. Non dà troppa importanza alla cosa, rialza il volume e riprende a guardare il film accarezzando il suo gatto. PLIC PLIC PLIC... PLIC PLIC PLIC. Che fastidio però. Affonda le mani nel pelo del gatto per scacciare il nervoso, poi si fa prendere dal film e smette di farci caso, così riprende ad accarezzare dolcemente il micio senza più pensarci fino ai titoli di coda. PLIC PLIC PLIC... PLIC PLIC PLIC. Una volta terminata la visione, si decide ad alzarsi, va in bagno... PLIC PLIC PLIC... e trova, appeso al lampadario, il suo gatto squartato che gocciola sangue.

mercoledì, agosto 06, 2008

facciamoci perdonare 4 - ora vi mangio tutti

Con quest'afa la sera mi tocca per forza lasciare aperte le finestre e ascoltare le odiose accelerate dei motorini sulla piazza.

Primi dentini.


martedì, agosto 05, 2008

facciamoci perdonare 3 - l'avvento del sonoro

È mezzanotte e non c'è un filo d'aria.

Qualche giorno fa ho scoperto, grazie a un commento in un post sul blog di Mattia, un sito fantastico: Deezer. Si tratta di un sito che permette di ascoltare un sacco di musica gratuitamente e, soprattutto, legalmente. Un paradiso. Il sito è utile per assaggiare in anteprima un album o un gruppo (magari non si trova proprio l'album o la canzone che si cerca, ma quanto meno ci si fa un'idea) prima di comprarlo onde evitare delusioni. Ma non solo. Permette infatti di realizzare anche quello che è sempre stato uno dei miei sogni, per quanto riguarda Strange Weather: realizzare una playlist di canzoni preferite da poter esportare sul proprio blog.
Ed ecco che così nasce il player che (per ora) trovate al fondo del blog. Per il momento ho cercato di inserire quasi tutte le musiche che, nei post come nelle canzoni del lunedì, hanno fatto sinora da collona sonora silenziosa a Strange Weather. Ma da adesso in avanti potrete ascoltare direttamente le canzoni sul sito senza doverle cercare in giro. Evviva!
Funziona come un normale player: potete scegliere la canzone o farle scorrere in maniera casuale con il tasto più a sinistra. Per la gioia di Riki, inoltre, non c'è l'autoplay, quindi non siete obbligati ad avere il sottofondo musicale, se non lo volete (devo dire che è una cosa che trovo farecchio fastidiosa anch'io, quando mi capita su altri siti).
Unica pecca (e qui entrate in ballo voi): non so dove metterlo e , soprattutto, come fare. Per inserirlo nella colonna a sinistra (già abbastanza affollata, a dir la verità), dovrei tagliare un pezzo del player (cosa che ho fatto con risultati non del tutto soddisfacenti), o meglio allargare la colonna o l'intera pagina del blog... ma non so bene come fare senza combinare casini pacioccando l'html del blog. Avevo provato ad allargare la pagina centrale (quella giallo chiaro) e la colonna a sinistra, ma per ottenere un risultato decente dovevo spostare anche la sfumatura sul bordo destro della pagina, e non sapevo come fare.
Comunque, per ora l'ho messo al fondo perché è il posto in cui disturba di meno, ma non mi soddisfa di certo... quindi accetto qualunque suggerimento e aiuto!

P.S.: Mi impongo, come criterio, di inserire solo canzoni o autori che sono stati nominati all'interno del blog. Per questo sto spulciando indietro nel tempo tutti i post con l'etichetta "musica" per inserirli tutti (quando si trovano, ovviamente). In giornata la playlist dovrebbe essere completa.
P.P.S: Non so perché, ma il player sistema le canzoni nella lista esclusivamente in ordine di inserimento (le più recenti al fondo), quindi se uno vuole cercare una canzone è per forza costretto a spulciare tutta la lista.

lunedì, agosto 04, 2008

facciamoci perdonare 2 - il secondo

Due ventilatori accesi.

Ecco, con lieve ritardo, la classifica delle migliori chiavi di ricerca di luglio. La prima secondo me è un piccolo capolavoro. Che senso ha cercare il secondo giorno più lungo dell'anno?! Mica li scrivono tutti! E soprattutto, mica sono in ordine sparso! Cerca il primo e logicamente sarà quello successivo o il precedente, no?


1) il 2° giorno più lungo dell'anno

2) a che ora è iniziato il concerto di manu chao

3) cibi che mangiava i sumeri

4) foto di narici tappate

5) i fantasmi sono pericolosi? yahoo answers

6) pullman per l'addio a bill gates

7) ho lasciato mia moglie prima che partorisse

8) tartarughe d,acqua perche scappano

9) video amatoriali castrato

10) nella musica c'era greensleeves nella pittura?

domenica, agosto 03, 2008

facciamoci perdonare 1

Classica calda afosa giornata d'agosto.

Questo mese, come avrete notato e come ho già ribadito, ho avuto poco tempo e ancor meno spazio mentale per concepire dei post (nemmeno quello sulle chiavi di ricerca, pensate un po'). Per rifarmi, ho deciso di impegnarmi a garantire una settimana di post. Non so bene cosa tirerò fuori, ma ecco il primo, ovvero il post che spiega perché questo mese ho avuto così poco tempo.

1) Il 5/6 luglio c'è stato l'addio al celibato di Mana (che da allora ho promesso di non chiamare più così, ma pazienza, manteniamo questo soprannome almeno per il blog)... una festa che ha richiesto un grande sforzo organizzativo da parte di tutti i suoi amici, che ha preso la forma di almeno un centinaio di email. Comunque, una splendida festa di cui varrà la pena parlare prima o poi...

2) Lavoro lavoro lavoro. Tra l'anime di Death Note e svariati fumetti che si incastravano infrangendo le leggi del tempo umano, questo mese, così come quelli precedenti, non ho avuto un attimo di respiro. Confido nel prossimo.

3) Il regalo per il matrimonio di Mana e Cri. Io e Silvia ci siamo messi in testa di costruire da noi una scacchiera a partire da un ceppo, con le pedine da dama e scacchi fatte in pasta di sale. Questo ci risucchiava anche l'ora serale dalle 23 alle 24 che Pietro ci lasciava. Senza contare lo sforzo mentale dovuto alla fretta e all'iniziale mancanza di idee. Fortunatamente, anche se l'opera è stata terminata un'ora prima del matrimonio, è andato tutto bene.

4) La febbre di Pietro. Pietro nelle ultime settimane ha avuto la febbre per tre volte. Una volta (forse) per il dentino. Una volta per il vaccino esavalente. Una volta, a cavallo tra questa settimana e la scorsa, per una faringite acuta + tonsillite, che gli ha procurato una bella febbre intorno ai trentanove/quaranta gradi per diversi giorni. Non vi dico le notti. Ora sta meglio, ma...

5) ...Intanto è riuscito ad attaccarla pure a me. Fortunatamente in forma molto più lieve (febbre sui trentotto, mal di gola e fiacchezza per due/tre giorni).

6) Spostamenti vari. Siamo andati un paio di volte in montagna per toglierci da quest'afa. Ovviamente questo per me non ha mai significato vacanza. Grazie al portatile e alla fantastica vodafone key, Mapomo lavora sempre e ovunque. Mare, montagna... chissà cosa ci riserverà il futuro?

7) La vodafone key. Mentre al mare andava spedita, in montagna va più o meno come un modem a 56k... quindi ti passa la voglia di stare collegato.

8) Varie ed eventuali. Ovvero, fiacchezza dovuta al caldo e alla solita mancanza di sonno; carenza di idee; carenza di eventi particolari da raccontare; personale pigrizia; problemi col computer.
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