Ho un ricordo di quand'ero piccolo piccolo. Mi sembra che fossimo davanti alla finestra del bagno. Ricordo le piastrelle blu scuro e le tende bianche. C'era un ragno, e io stavo per ammazzarlo, quando mia madre mi disse qualcosa del tipo: "Poverino, non pensi alla sua mamma? Come farà, quando non lo vede arrivare?". Credo che questo concetto mia madre l'abbia ripetuto più volte, tanto da imprimerlo a fuoco nella coscienza. Ancora oggi, cerco di evitare di ammazzare qualunque essere, e se lo faccio per sbaglio o per "necessità", provo sempre un senso di colpa, una sorta di malessere, per quanto minimo. Se da bambino o da adolescente ho ammazzato degli insetti per "diletto", mi vergogno a ricordarlo.
Eppure, mentre eravamo a Varazze, provavo viva soddisfazione ad ammazzare le zanzare tigre che ci massacravano di morsi.
Sono cose che fanno riflettere.
Eppure, mentre eravamo a Varazze, provavo viva soddisfazione ad ammazzare le zanzare tigre che ci massacravano di morsi.
Sono cose che fanno riflettere.