sabato, giugno 30, 2007

sogni e astri

Il cielo è sempre più blu

Oggi si sposa mio fratello Matteo, e Pipì ancora non è nato. Che voglia farsi vivo proprio oggi? Speriamo di no, già saremo un po' sulle spine... figuriamoci dovessimo correre all'ospedale nella confusione generale! Dai, Pipì... domani sarebbe l'ideale!

Stanotte ho sognato che Mauro e Riki ci regalavano un pacco di rotoli di carta igienica... e a un certo punto noto che ci sono delle cose stampate sopra... e guardando meglio vedo la faccia di Vaga... poi di altri amici... finché capisco che sono tutte foto della nostra vita.
Poi ho sognato lo stagnetto a casa dei miei, che a un certo punto vediamo popolato da una nuova razza di pesci, capaci di strisciare sulle rocce e dotati di denti sporgenti e acuminati, come quelli che hanno i pesci degli abissi. Difatti, i pesci rossi erano diminuiti.
C'era anche un altro tipo di pesce, con la coda a stivale e disegnini di macchine e altre cose sui fianchi, come quelli che fanno i bambini.

Eh già, non ho scritto che, dopo tutto il lavoro per recintare lo stagnetto, le tartarughe sono fuggite chissà come. Sicuramente avranno trovato la morte, essendo tartarughe d'acqua, ma mi piace pensare che almeno è stata una loro libera scelta... una specie di surrogato di una libertà che non hanno mai avuto.

Ieri sera una specie di addio al celibato parentale, con Reiko e tutta la famiglia, a guardare i pianeti con il telescopio di mio padre (il suo nuovo hobby)... che ridere!

giovedì, giugno 28, 2007

probabilità

Non fa poi così caldo.

Bene, oggi è la data presunta. La seconda data presunta. D'ora in avanti, ogni momento è buono, no? Tra qualche giorno si sposa mio fratello Matteo e quindi (come suggerisce Riki in un commento che ho cancellato per errore- SCUSA, RIKI!) è assai probabile che Pipì decida di seguire qualche legge di Murphy e nascere lo stesso giorno, provocando lo scompiglio generale. Già mi vedo ad assistere al parto in vestimenta, come un vero deficiente.
Le scommesse sulla sua nascita per ora ruotano intorno al 30 e al 2... io scommetto (anzi, diciamo che lo spero) che sia domani... coraggio Pipì, vieni dal papà!

Ho finito l'altra sera di leggere Gomorra di Roberto Saviano. Che dire, un bellissimo libro che mi ha lasciato dentro un'inquietudine che ancora non riesco a scollarmi. Per cosa dice e per come lo dice. Lo consiglio a tutti quanti.

p.s.: Nel commento Riki si chiedeva anche cosa avrei detto appena visto il bimbo, visto che forse sarei stato il primo di tutti a vederlo (oltre alle ostetriche, ovviamente). Io ho tanto l'impressione che resterò senza parole...

mercoledì, giugno 27, 2007

paffutello

Oggi fa un pochino più fresco. Stamattina l'aria frizzante in Piazza Medford ad Alba portava le esalazioni cioccolatose della Ferrero.

Ed eccoci al terzo tracciato. Sempre tutto a posto, e sempre un sacco di liquido... cosa che fa presupporre che la data giusta fosse il 28. Senza contare che oggi è il 27 e Pipì ancora non si vede. Stamattina come al solito ho accompagnato Silvia, e come al solito ho aspettato fuori durante la fase dell'ecografia e della visita ginecologica leggendomi un racconto di Carver (questa mattina era il racconto da cui è stato tratto in parte l'episodio con Tom Waits in America oggi).
E, pensate un po', quando Silvia è uscita mi ha detto che aveva visto il musetto di Pipì nell'ecografia! Era paffutello, con le labbra carnose. Che invidia (perché Silvia l'ha visto, non per le labbra carnose)... vabbè, così avrò la sorpresa... tanto non mancherà più molto, no?!

A quanto pare, nella sala parto si possono mettere su dei cd a piacimento, se possono servire a rilassarsi, quindi ne stiamo preparando una serie... qualcosa di tranquillo e non troppo depressivo, ovviamente.

lunedì, giugno 25, 2007

tutti frutti

Summertime... and the living is easy...

Gli zucchini spuntano. Anche le melanzane, seppur morsicate da un non ben identificato roditore. Spunta l'insalata. Qualche pomodoro (quanti!) sta iniziando a colorirsi. I fagiolini crescono. Le patate, immagino pure, nascoste sotto terra. Le prugne selvatiche arrossiscono, e da gialle che erano assomigliano sempre di più a ciliegie. Abbiamo mangiato qualche pesca. Raccolto qualche fico. Le albicocche le mangiamo già da tempo.
Solo tu non nasci, Pipì!

domenica, giugno 24, 2007

tutto calmo

Sì, fa caldo, ma quando passa una nuvola si sta bene.

Siamo ancora qui, e Pipì se ne sta buono in pancia. Buono per modo di dire, perché si muove parecchio, e in teoria verso la fine dovrebbe stare fermo... oppure, non so, forse non si sta muovendo tanto, ma essendo ormai grosso, si vede di più.
Ora che è scaduto il termine, comunque, mi sento più rilassato, non so perché.
Staremo a vedere. Domani mattina di nuovo all'ospedale per il tracciato. L'altro giorno, mentre aspettavo, mi sono letto un racconto di Carver da Vuoi star zitta per favore? Domani ne leggerò un altro.

Mi sto organizzando per trovare un modo per comunicare l'evento. Siccome molti amici hanno espresso il desiderio di essere avvisati appena ci lanciamo alla volta dell'ospedale, e siccome in quel momento prevedo che saremo un tantino agitati, ho preparato un messaggio preconfezionato salvato nelle bozze, che manderò a tempo debito. Per quanto riguarda i familiari, invece, chiameremo i genitori e lasceremo che siano loro a informare tutti.
Dopodiché, quando tutto sarà finito, studierò un modo di avvisare tutti quanti.
Ovviamente confidiamo nella discrezione di tutti e in qualche ora di pace immediatamente dopo il parto, in modo che Silvia abbia il tempo e la tranquillità necessarie per provare ad allattarlo, e a riprendersi un attimo. ^_^

venerdì, giugno 22, 2007

l'arrivo della cavalleria e di lidia greed

È un giorno di sole, vento e nuvole.

Oggi è il giorno della data presunta. Se sono qui a scrivere, ovviamente, è perché il nostro mostriciattolo non è ancora nato.
Stamattina presto siamo andati all'ospedale a fare il tracciato... e siamo stati una mezz'oretta nella sala parto. Sono contento di esserci andato, così ho preso un po' di familiarità con il luogo. La dottoressa (come quasi tutti, d'altronde), trattava Silvia come una bimba, che in effetti, coricata su quel lettone pieno di cuscini, sembrava tale. Hanno imbacuccato tutto il pancione con delle sonde legate a fasce elastiche. Una serviva per sentire il battito del cuore, che sembrava l'arrivo della cavalleria (finalmente l'ho sentito anch'io!). L'altra mi sfugge un po', ma fatto sta che Silvia aveva un pulsante in mano che doveva premere ogni volta che sentiva muovere il bimbo.

C'è un po' di confusione sulla data, perché ci era stata posticipata al tempo della seconda ecografia e non si sa mai bene quale tenere come buona... quindi boh, potrebbe anche essere il 28. Uff...

Prima mi sono coricato dieci minuti e ne ho dormiti cinque. Ho sognato che ero in bici in Corso Regina, a Torino, e a un incrocio perdevo lo zaino in mezzo alla strada. A un certo punto vedo che ce l'ha un omone alto e muscoloso, vestito da giocatore di basket, con la pelle scura, tanti orecchini e un sacco di scritte sulla pelle. Era con un ragazzino, credo volessero giocare a palla in un incrocio del corso. Gli chiedo del mio zaino... che ogni tanto era un quadro. E lui mi fa: "l'ho dato al suo proprietario". E io rispondo: "Eh? E chi sarebbe?". E lui: "Ma come? È Lidia Greed!".

Ora, chi diavolo è Lidia Greed? Ho provato a cercare con google ma niente. Nemmeno scritto Lydia. Nemmeno scritto Grid. Il mistero s'infittisce...

giovedì, giugno 21, 2007

conto alla rovescia

Sole, secondo me questa è la volta buona.

E così, siamo quasi giunti alla scadenza. Da questo momento in avanti mi riservo di non parlare d'altro! Brrr... che agitazione... dormire diventa sempre più difficile... meglio, così magari riesco a finire il lavoro in tempo! Peccato che anche concentrarsi lo diventi...
Pipì, finalmente ci conosceremo!

martedì, giugno 19, 2007

gassman

Oggi sembra esserci il sole. In realtà, in questi giorni non è che si possa dire con chiarezza che tempo farà nelle prossime ore.

Ultimamente sono stato assorbito da diverse cose e non mi veniva nulla da scrivere sul blog. La data presunta è tra pochi giorni, e noi siamo qui in attesa. Spero di riuscire a finire anche questo lavoro prima del parto, così potrò godermelo con più tranquillità. Poi so già che in quei giorni avrò la testa da tutta un'altra parte.

Non appena fa caldo, la gelateria qui sotto si popola, e i soliti maleducati lasciano la macchina davanti al nostro garage. La situazione, alla lunga, è irritante, soprattutto per questo atteggiamento (del resto tipicamente italiano... potrei aprire una lunga parentesi sull'argomento, una di queste volte) di credersi sempre "in diritto". C'è addirittura chi la lascia quando in realtà ci sono parcheggi vuoti nella stessa piazza. E poi, chissà perché, la maggior parte delle persone che lascia la macchina qui davanti appartiene a una categoria ben precisa:
italiani (alla faccia di chi commenterebbe "ah, sti albanesi!")
tra i 30 e i 50 anni (alla faccia di chi commenterebbe "ah, i giovani d'oggi!")
e generalmente benestanti, a giudicare dalle macchine (ben due BMW, l'altro ieri) (alla faccia di chi commenterebbe "ah, sti zingari!".
Insomma, io ho sempre l'impressione di trovarmi il Gassman de Il sorpasso sotto casa.

venerdì, giugno 15, 2007

ave silvia

Sole così così. A dire il vero, ricordo almeno un altro giugno così nuvoloso.

So di essere monotono, ma in un post dello scorso novembre, poco tempo dopo aver saputo che mesi dopo avremmo avuto un figlio (o una figlia), citai un brano di De André, tratto da La Buona Novella. Oggi, a una settimana dalla data presunta del parto (una settimana!), voglio scandire il traguardo riportando un testo breve e intenso tratto dallo stesso album. La canzone parla di Maria, vista come donna ed emblema di tutte le donne, poco prima del parto. (Tra parentesi, ora tutti i CD di De André sono scesi a 10 euro, quindi se malauguratamente qualcuno non conoscesse questo capolavoro, corra a comprarlo!)

Il testo della canzone recita:

E te ne vai, Maria, fra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.

Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.

Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.

Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.

martedì, giugno 12, 2007

3 x 3

Sole e caldo, anche se le nuvole stanno sempre dietro l'angolo e ogni tanto passano a salutare.

Oggi è il terzo anniversario del nostro matrimonio. Non sembra vero, e invece sì, sono passati tre anni, e tra poco saremo in tre. Il primo anno abbiamo festeggiato le "nozze di carta" al ciabot, mentre l'anno scorso siamo andati a mangiarci una pizza (lo so che sembra una banalità, ma noi non andiamo mai a mangiare fuori da soli, quindi era comunque una cosa speciale per noi... e poi siamo fan della pizza). Ebbene, la serata è stata speciale sul serio, perché senza che noi lo sapessimo, in quanto viviamo su un altro pianeta, quella sera giocava l'Italia ai mondiali, e quindi ci siamo trovati a essere gli unici clienti di una pizzeria deserta... insomma, forse avrei potuto persino mentire a Silvia e dirle che avevo prenotato per lei tutto il locale... ma dubito che mi avrebbe creduto. Comunque, se non fosse che abbiamo fatto la figura dei fessi chiedendo alla cameriera se poteva metterci a un tavolo tranquillo (ovviamente c'è voluto un po' perché gli ingranaggi entrassero in azione e noi ci accorgessimo che non c'era anima viva in quella pizzeria, a parte il cuoco che guardava la partita), quella sera abbiamo respirato davvero un'aria speciale. Certo, ovunque andiamo dobbiamo farci riconoscere...
Comunque, a chi dice che il matrimonio è la tomba dell'amore, io rispondo che in questi tre anni mi sono divertito un sacco. Certo, i primi anni di fidanzamento, quando si era studenti spensierati, le occasioni per divertirsi erano davvero più numerose, ma il passaggio al lavoro e alla vita adulta è inevitabile comunque, e a ogni modo, sfogliando l'album delle foto scattate in questi tre anni, devo dire che è stato uno spasso... e tra poco arriva la bomba!
Ecco due foto di noi e la pizzeria vuota (entrambi decentrati e io pure sfocato, ma in compenso Silvia sta molto bene):

sabato, giugno 09, 2007

cinema

Dopo giorni di pioggia sono ritornati il sole e il caldo. Sono spuntati i fagiolini, ci sono già alcuni pomodori piccoli e verdi, uno zucchino, le melanzane fiorite e una valanga di erbacce che, dopo tutta questa pioggia, stanno minacciando di invadere tutto. Qui bisogna darsi da fare.

Durante gli anni universitari a Torino, sono andato un sacco al cinema. Andavo anche due-tre volte la settimana, frequentavo immancabilmente i festival facendomi full immersion di tre-quattro-cinque-sei film al giorno per una settimana intera, e mi vedevo anche tanti film a casa. Negli ultimi anni, vuoi perché ho preso a lavorare, vuoi perché stando a Canale bisogna affrontare la barriera psicologica di cambiare paese per andare a vedere un film decente (e comunque, molti dei film più interessanti sono invisibili nei cinema provincia e nei multisala), ho ridotto drasticamente il numero. E quando ci penso, mi sembra di aver tradito il cinema.
Poi, però, come ieri sera, accade che di tanto in tanto io e Silvia ci riguardiamo un film come Viale del tramonto (Sunset Boulevard) di Billy Wilder, ed è di una tale grandezza, che ti sembra di aver visto tutto il cinema in poco più di un'ora e mezza.

Da ieri mancano ufficialmente due settimane alla data presunta del parto.

Questa settimana sono un po' più rilassato con il lavoro, e oltretutto ho cambiato un po' genere... questa volta, dopo due anni, traduco di nuovo un anime. Meglio però non riposarsi sugli allori... devo assolutamente finire questo e un altro manga, prima che nasca Pipì!

lunedì, giugno 04, 2007

operatrici e metal

Sembra che piano piano questo strano tempo torni alla normalità...

Prima mi è successa una cosa simpatica. Come al solito ho chiamato la DHL per prenotare il passaggio di un corriere per il ritiro del materiale su cui lavoro, e mentre dettavo l'indirizzo all'operatrice, questa esita un attimo a digitare e mi fa: "Ah già... Canale non si scrive con la kappa..."... e ha cominciato a raccontarmi che la sera prima era andata al "Gods of metal" e che era tornata alle 3:30, per questo era ancora rintronata e presa dall'atmosfera.

Ieri abbiamo comprato un sacco di pannolini, davvero tanti.

Ora ascolto Peter Gabriel II dopo tantissimo tempo... è forse il più sgraziato dei suoi album, però ci sono almeno un paio di canzoni stupende: Mother of Violence e Home Sweet Home.

sabato, giugno 02, 2007

infanzia - realismo

Ieri, sul pomeriggio tardi, pioveva con il sole. Oggi il cielo è azzurro azzurro.

Stavo pensando a un altro ricordo della mia infanzia. Questo riguarda la scuola. Mi ricordo che si parlava del lavoro nei campi e dell'evoluzione tecnologica, del fatto che una volta si arassero i campi con l'aratro, e che ora invece ci siano i trattori. Ricordo che la mia maestra ci spiegò che grazie alla tecnologia, i contadini riescono a fare molto più lavoro in meno tempo. Io, come molti bambini cresciuti a pane e Topolino, avevo una visione delle cose un po' idealizzata, romantica ed edulcorata, perciò replicai che una volta, senza trattori, ecc, il contadino ritornava a casa più soddisfatto del proprio lavoro, la sera. La maestra rispose seccamente che il contadino tornava a casa con un gran mal di schiena. Da quel momento, un sano realismo, per non dire scetticismo, entrò a far parte della mia visione del mondo. Ciò fa sì che ancora oggi, pur avendo io una sensibilità di tipo romantico (cosa che più o meno deduco guardando oggettivamente le cose che mi piacciono e mi emozionano), mi trovi spesso in una posizione contraddittoria, a correggere il tiro, a prendere le distanze da tutto ciò che è idealizzato e non tiene i piedi ancorati per terra.

venerdì, giugno 01, 2007

mio dio

Pioggia pioggia pussa via...

Siccome questa settimana un interessante blog di Montecatini ha riportato per intero il post sull'infanzia in cui citavo mio nonno, le terme e le cialde di Montecatini, rendo il servizio citando questo interessante (eufemismo: leggi "inquietante" e "da mettersi le mani nei capelli") post sulle pressioni esercitate per non far mandare in onda alla RAI il documentario sui preti pedofili.
Leggetevelo tutto, ecco il link...
Intanto, il mio allontanamento spirituale dalla chiesa cattolica assume di giorno in giorno una dimensione più concreta... ma su questo dovrei scrivere troppo, e ora bisogna andare a lavorare.
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