lunedì, maggio 07, 2007

normalità

Dopo i giorni di pioggia, ecco tornato il sole. Sul balcone del palazzo di fronte c'è un cane che non avevo mai visto prima.

Finalmente ricomincia la quotidianità. È stato un mese ricco di cose... il matrimonio di Manu e la visita di Yukiko, la rassegna su Kurosawa e la presentazione del libro, il matrimonio di Rambo, il concerto di Waters e, infine, la settimana in cui abbiamo ospitato Acchan. È stato un mese divertente, ma ora ho bisogno di un po' di normalità per concentrarmi solo sul lavoro, anche perché devo assolutamente portarmi avanti prima che nasca Pipì. Ho iniziato a leggere Gomorra di Roberto Saviano, ecco l'inizio:
Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave. Come se stesse galleggiando nell'aria, lo sprider, il meccanismo che aggancia il container alla gru, non riusciva a domare il movimento. I portelloni mal chiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini. Ma a terra le teste si spaccavano come fossero crani veri. Ed erano crani. Uscivano dal container uomini e donne. Anche qualche ragazzo. Morti. Congelati, tutti raccolti, l'uno sull'altro. In fila, stipati come aringhe in scatola. Erano i cinesi che non muoiono mai. Gli eterni che si passano i documenti l'uno con l'altro. Ecco dove erano finiti. I corpi che le fantasie più spinte immaginavano cucinati nei ristoranti, sotterrati negli orti intorno alle fabbriche, gettati nella bocca del Vesuvio. Erano lì...

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