venerdì, luglio 14, 2006

concerto di Manu Chao

Ma come? Sono le 09:46, e il caldo ha già spazzato via il favoloso fresco di ieri sera, a Torino, alla Pellerina, al concerto di Manu Chao, con aria di temporale.

Sono abbastanza soddisfatto. Forse non ci sarei andato se non fosse stato gratis, quindi tanto meglio. Siamo arrivati e c'era una folla di gente, proprio tanta. Solita atmosfera da concerto estivo, ragazzi in piedi e ragazzi accampati, cani di ogni razza (ma preferibilmente di taglia medio-grande), un tappeto di bottiglie per terra, odore di canne, odore di porcaro, ogni tanto qualcuno di conosciuto. Al nostro arrivo suonavano, credo, Gogol Bordello & La Phaze... sentiti e non sentiti. In effetti, era una di quelle serata in cui, inizialmente, non credi ti divertirai. Ogni tanto mi sembra ci sia una specie di limite settimanale di divertimento, con una specie di restrizione di alternanza. Nel senso che se già mi diverto una sera, quella dopo forse no. Ed essendomi divertito mercoledì, ieri sera partivo male. Poi ha iniziato a suonare Manu Chao, ci siamo immersi nella folla, io continuavo a essere un po' tiepidino, e poi era un Manu Chao più vicino ai Mano Negra, e forse non ne avevo tanta voglia, ieri sera. Dopo una pipì, ecc ecc, però, l'atmosfera cambia, pezzi più acustici, maggiore partecipazione, pienamente soddisfatto. Un personaggio tenero e carismatico, Manu Chao, un po' naif, un po' facile allo slogan, un po' un messia di un pubblico ben definito, forse dopo un po' inizierei quasi a non sopportarlo, tanto è chiaro, netto, e semplice, ma io mica vado tutte le sere a vedere Manu Chao. E quindi ho sentito calorosamente il suo "Complimenti per la coppa. Ma soprattutto, complimenti per il cambio di governo", a ridosso di alcuni dei suoi pezzi più belli, in stupende versioni, con una chitarra da favola, e Roy Paci alla tromba.

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