venerdì, settembre 08, 2006

casa, legna, scacchi

Il cielo continua a essere coperto, ma di pioggia nemmeno una goccia.

Silvia è stata via appena un paio di giorni, e già la casa sembra sciogliersi di nuovo nel caos. Silvia non è certo una maniaca delle pulizie, ma ha la capacità di dare coesione al nostra appartamento, mentre quando è solo con me tutte le stanze si abbandonano al proprio destino, si sgonfiano come zucche marce, e c'è casino dappertutto. Mi sembra di essere Tony Leung in Hong Kong Express di Wong Kar-wai. E Silvia ha, come Fei Wong, il potere di rinnovare i tessuti della casa.

Un rumore che adoro è quello delle cataste di legna che scricchiolano, nel seccare. Come se tanti omini battessero stuzzicadenti sulla corteccia. È davvero un suono magico. Sfido io che una volta nascessero culti animisti.

Ieri sera ho giocato a scacchi con Ivan. E stanotte ho sognato che giocavo a una specie di scacchi con Silvia. Ma le pedine erano diverse. Ad esempio lei aveva tre ciccioni che mi mangiavano sempre una specie di cavaliere, o barone.

Ieri sera ho iniziato a leggere Il gattopardo.

Nessun commento:

Locations of visitors to this page