giovedì, agosto 02, 2007

"era una notte buia e tempestosa"

Le mille campane delle sette riecheggiano nell'aria fresca del mattino.

Parliamo di Pietro: dorme di là con Silvia... questa notte ha dormito di filato (mentre io ieri avevo una cera spaventosa), e chissà perché? Perché ha dormito nel lettone con noi. Ora quel che è chiaro è che proprio non gli piace stare da solo, a questo bimbo. A me la cosa non disturba, anzi, non fosse che Silvia sta un po' scomoda.

Parliamo di Peanuts: oggi dovrebbe arrivarmi un pacco da IBS... mi sono comprato il primo volume della raccolta omnia dei Peanuts edita dalla Panini. Ho amato e amo i bambini di Schulz da almeno un ventennio, ovvero da quando prendevo in prestito a ripetizione i volumetti nella biblioteca di Canale, quando ancora era uno stanzino dal sapore kafkiano all'interno delle scuole vecchie. Non mi scorderò mai dell'odore dell'ex biblioteca, che associo ai Peanuts e a un libro sulla pace di cui non ricordo il nome, nonché, chissà poi perché, a un tipo di riso soffiato al miele di produzione francese, che mia madre comprava nel negozietto, ora scomparso, "Dalla terra al cielo". Probabilmente ricordo quel riso soffiato perché lo mangiavo a palate leggendo i Peanuts che prendevo in biblioteca. Non ho mai più trovato quel riso... e ovviamente non ne ho mai più trovati di così buono.
Tornando ai Peanuts... sono curioso di leggere questa edizione Panini. A Natale Silvia mi ha regalato un bellissimo volume comprendente tutte le strisce degli anni Novanta, edito però da un'altra casa. Il regalo di per sé è splendido, per me quanto per Pietro, peccato che le traduzioni siano bruttine. E purtroppo, per deformazione professionale, finisco per concentrarmi sugli errori e non sulle storie. Comunque è un bellissimo regalo, e difatti non lo sostituirò con il volume della Panini relativo a quegli anni (che chissà quando uscirà, visto che i volumi attualmente usciti coprono appena i primissimi anni), ma lo integrerò con i volumi precedenti, poco per volta.
Stamattina continuo a perdermi nelle digressioni.
Ritornando ai Peanuts... ci sono tante cose che amo di loro: amo la capacità di Schulz di narrare l'universale a partire dal particolare di situazioni circoscritte, che si ripetono in un'infinità di variazioni sul tema; amo quei bambini che parlano come adulti in un mondo sempre ritratto "ad altezza di bambino"; amo Charlie Brown perché è il nostro io perdente e controcorrente; amo Linus perché è il nostro io artista e intellettuale; amo Snoopy perché è il nostro io trasformista e cangiante. Ci pensavo questa notte, e mi chiedevo in quale di questi tre personaggi mi identificassi maggiormente, ma non ne sono venuto a capo.

P.S.: Ora che ci penso, i miei primi volumetti dei Peanuts appartenevano (uso il passato perché ora ce li ho nella mia biblioteca) a mio padre. Si intitolavano "Arriva Joe Falchetto" e "Come un aquilone", e sono stati pubblicati dalla Rizzoli nel 1977, al prezzo di mille lire. Li associo a un libricino di enigmi e rompicapo che girava per casa e chissà che fine ha fatto ora. Dubito che mio padre si sia mai dato da fare volontariamente per farmi apprezzare i Peanuts o De André (come invece ha fatto, con risultati più scarsi che discreti - scusa papà - con la musica classica e la montagna - ma coraggio, non si sa mai). È stato diciamo un veicolo involontario del mio amore per queste storie e queste canzoni. E allora penso: cosa assorbirà Pietro di ciò che io vorrei che assorbisse, e cosa assorbirà invece così per caso da me, senza che io lo voglia?

3 commenti:

alice ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Personalmente, non mi faccio mai mancare la mia striscia quotidiana su
http://www.peanuts.com/

mapomo ha detto...

wow! da quest'oggi nemmeno io!

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