sabato, settembre 29, 2007

macchina del tempo

Da ieri c'è un bel sole, e finalmente mi trovo in una posizione illuminata.

Udite udite! Stanotte Pietro ha dormito di filato da mezzanotte alle sei di mattina!

Ogni tanto, non so perché, mi viene l'idea di fare una lista dei principali difetti degli italiani. Poi, non so perché, penso che non sarebbe giusto e corretto, se non l'accompagnassi a una lista dei principali difetti miei. Quindi alla fine non faccio nulla.

Siccome da qualche giorno è iniziato il freddo, mi sono concesso di ascoltare il cofanetto di Natale di Sufjan Stevens, che mi ero vietato nel periodo estivo. L'ho fatto perché è bello poter associare determinate musiche a determinati periodi... queste faranno poi da ponte che conduce da un anno all'altro. Difatti, l'ascolto del cofanetto mi ha catapultato immediatamente nel mio inverno torinese. Uno dei più bei regali che ci ha fatto Dio, o chi per lui, magari Darwin, o che ne so io, è di avere la capacità di associare le sensazioni ai ricordi, e di poterne godere. È un po' la nostra macchina del tempo fatta in casa.

2 commenti:

mendo ha detto...

Io ascolto sempre alcune canzoni di Natale, anche ad agosto. In particolare quelle di Elio e le storie tese, ma non solo.
Carla quando le sente mi guarda sempre male, ma ormai ci ha fatto l'abitudine :)

mapomo ha detto...

Ah, il mitico disco con la canzone del Vizzent?!
Comunque, dimenticavo di dire che, da ormai tre anni ininterrotti, la suoneria del nostro telefono di casa è Jingle Bells... ^_^

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