sabato, settembre 08, 2007

sogni di feste e di morti

Settembre, le prime maniche lunghe al mattino. Poi si passa a quelle corte nel pomeriggio.
Questa notte ho sognato una grande festa. Una festa enorme, con una messa in una chiesa colossale. Era una specie di battesimo. Un sogno lungo e complesso che ricordo a fatica. Tanti cibi, tanti amici, tanti parenti che per la verità non ho. Ricordo addirittura un personaggio de Il Padrino - Parte Terza, che nel sogno era il nonno di Vaga, che mi invitava in Sicilia. Effettivamente, ieri sera abbiamo visto la terza parte della trilogia di Coppola... si sa che è un film molto meno riuscito degli altri due, veniva persino citato nei Simpson come esempio di cosa malriuscita... ma non pensavo così tanto. Non sembra nemmeno girato dalla stessa persona. D'accordo che sono passati sedici anni dalla stupenda seconda parte a questa, ma... vabbè, c'è anche del buono, come gli interessanti legami con la storia vera.
L'altra notte invece ho sognato che abitavo in un condominio enorme, in una specie di Megalopoli cyberpunk o da film di fantascienza alla Brazil. A un certo punto ero nel cortile del mio palazzo e vedo una vecchia, su un balcone del palazzo adiacente, salire su uno sgabello e buttarsi oltre la ringhiera. Io provo a chiamare l'ambulanza, ma ogni volta sbaglio a comporre il numero. Una cosa tipica dei sogni. Mi chiedo perché ci si ritrovi sempre in queste situazioni di impotenza, quando si sogna. A parte tutto, credo che il sogno dipenda dal fatto che nel palazzo qui di fronte la settimana scorsa è morta una signora anziana. Ci sono due balconi, uno sopra l'altro, da cui si affacciavano sempre due signore anziane, e io non le distinguevo mai. Ogni tanto credevo addirittura che fosse una sola. In realtà erano molto diverse. La settimana in cui ho visto il carro funebre, erano chiuse entrambe le tapparelle, e io ho passato una settimana a chiedermi quale delle due fosse deceduta, o se fossero morte tutte e due, o se in realtà si trattasse effettivamente di una sola donna. Il giorno prima che facessi questo sogno, la vecchina del piano di sotto è tornata a fumare sul balcone. Forse nel sogno tentavo di ricongiungerla alla sua immagine speculare nella mia mente? Se lo sapesse, mi manderebbe un accidente, ma non si dice che così si allunga la vita alla gente?

2 commenti:

alice ha detto...

Quando Shinji era ancora in Giappone e io qui, uno dei miei sogni ricorrenti era di chiamarlo e sbagliare il numero. Ma me ne accorgevo e rifacevo il numero e lo sbagliavo in un altro punto, e poi di nuovo e così via. Sai com'è pefisso internazionale e tutto... E ovviamente sapevo che lui oltre un certo momento non avrebbe più potuto rispondere (chissà poi perché, visto che lo chiamavo al cellulare), quindi la fretta mi faceva andare ancora più in panico...

Riki ha detto...

O quando nel sogno cerchi di accendere la luce e non succede niente, rimane buio, o ogni tanto il tuo cervello ti inganna con 3 secondi di luce e poi niente. Assurdo.

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