mercoledì, settembre 05, 2007

ronin e carbonari

Ancora buio. Si vede che ci si avvicina all'autunno.

Ecco, ci risiamo. È dalle 4:30 che non chiudo occhio. Persino Pietro dorme più di me. Pazienza, d'estate è bello perché anche se ti alzi di notte, non fa freddo.
Qualche tempo fa ho detto che avrei messo un'immagine particolarmente bella o significativa di ogni DVD che avessi visto. Be', non proprio di tutti, dipende se mi ricordo o meno. L'altra sera - o meglio, le altre sere - ci siamo visti Genroku Chūshingura - La vendetta dei 47 ronin fedeli di Kenji Mizoguchi. È una trasposizione cinematografica di un celeberrimo fatto realmente avvenuto, servito da soggetto per innumerevoli opere teatrali, film, ecc, in Giappone. Qui potete trovare la storia.
A un certo punto Silvia è andata a dormire, e siamo rimasti io e Pietro seduti sulla poltrona a guardare il film. Faceva ridere vederlo osservare la televisione, perché si tratta di un film giapponese del 1941, sottotitolato e lungo quasi quattro ore. Però sono riuscito ad addormentarlo.
L'immagine che metto qui è una di quelle che mi è sembrata più significativa, non tanto a livello di bellezza dell'inquadratura, quanto per il suo ruolo all'interno del film, che si basa tutto sull'attesa del momento della vendetta ma, quando questa avviene, non viene mostrata: semplicemente ci viene raccontata, letta in una lettera come un fatto già avvenuto, nell'immagine che qui vedete. Vi assicuro che ha un certo impatto sullo spettatore.


Ieri mi è anche arrivato a casa il CD originale di Acqua foco e vento di Riccardo Tesi, uno degli album più ascoltati da Pietro. Vale davvero l'acquisto. Contiene tutte canzoni che l'organettista pistoiese riprende dalla tradizione popolare toscana, e una delle mie preferite è La ballata del carbonaro, che inizia così:

"Vita tremenda, vita tribolata
Di chi alla macchia va per lavorare
Vita tremenda triste e strapazzata
Non si può creder quanto immaginare.

Parte da casa ha poco lieto il cuore
Si riunisce insieme ai suoi compagni
Lascia la moglie sola nel dolore
E i figli scalzi e ignudi come ragni.

Dicendole se giova il mio sudore
Speranza ho di far buoni guadagni
Soccorso vi darò poi lo vedrete
Comprerete il vestire e mangerete.

rit.
In Corsica, in Sardegna e fino a Rieti
Star sette mesi e non mi spoglio mai
Ma in cerca di fortuna
S'andrebbe anche nel grigio della luna..."

3 commenti:

Riki ha detto...

Ho scritto il mio esame finale in giapponese sul chuushingura e i suicidi che si trovano dentro, analizzare come sono e perchè sono diversi. Se hai il DVD me lo impresti? Ho solo visto il pezzo di bunraku che effettivamente fa un po' ridere....

mapomo ha detto...

Certo! Comunque è un film molto bello, a me più che altro faceva ridere perché Pietro aveva la faccia interessata e NON È ESATTAMENTE UN FILM PER BAMBINI... ^_____^

Riki ha detto...

Ma, in bianco e nero il sangue non si vede e le parole non li capisce ancora. La fase perfetta per fargli vedere tutti i film horror che avete. Sarà divertito e non dormirà male ^________^

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