mercoledì, ottobre 15, 2008

un po' come zhuangzi e la farfalla

Siamo a metà settembre e il cotone la fa ancora da padrone.

In riferimento al post di lunedì... stamattina prendo la stessa via (non ci sono molte alternative, a dire il vero, a meno di non allungare il tragitto) e vedo in lontananza la stessa persona. La squadro mentre mi avvicino, affino la vista come faceva Manimal quando si trasformava in falco. Mi dico che questa volta sarà più facile capire, perché non ha più quei larghi occhiali da sole.

È la madre!
No aspetta, la figlia!
No, nessuna delle due!
Boh?!

Ad ogni modo, quando arrivo in corrispondenza, gonfio i polmoni ed emetto un sonoro "CIAO".

In definitiva, però, non ho capito chi fosse. Troppo giovane per essere la madre, troppo diversa per essere la figlia. Anzi, un po' diversa da tutte e due. Però era con la sorella della mia compagna di classe e se ricordo bene abitava proprio in quel punto, quindi tutto sembrerebbe condurre in queste due direzioni. E se fosse una zia, sorella della madre? Una zia, sì! Mi piace questa ipotesi.
Però... perché mi ha salutato l'altra volta, come se la conoscessi? Non mi sembra di aver preso io l'iniziativa, se non con lo sguardo.

Un momento... ci sono!
Forse è lei ad avermi scambiato per un'altra persona?

4 commenti:

Riki ha detto...

Mi spiace deluderti, ma siamo a metà ottobre.

Anonimo ha detto...

Buio totale!

mapomo ha detto...

Inizia e finisce con la stessa vocale.

Anonimo ha detto...

Forse ho capito... in tal caso è la madre! Lei ormai abita ad Asti!

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