venerdì, ottobre 17, 2008

indennizzo

Una nebbia, uscendo di casa stamattina... e pensare che ieri pomeriggio ero in maniche corte...

Suona strano, ma ogni tanto (anzi, raramente) capita di ricevere qualcosa inaspettatamente senza dover dare nulla in cambio. Forse fa parte di una sorta di meccanismo di compensazione universale.
Ad esempio, ieri sono andato a raccogliere gli ultimi pomodori e seminare gli spinaci. Mentre sono lì che passo il rastrello, cosa noto vicino al ceppo di un noce? Un bel cespo di "famigliole". Alzo lo sguardo e mi accorgo che, vicino agli altri ceppi e ad alcuni alberi da frutta, ce ne sono parecchie Spuntano ogni autunno più o meno negli stessi punti, ma è il primo anno che ne vedo così tante. Soprattutto, è la prima volta che le prendo in tempo (spesso mi è capitato di trovarle già vecchie, dato che in questo periodo non vado molto spesso al ciabot).

Morale della favola: ho riempito tre cassette di funghi, lasciandone ancora qualcuno più piccolo che andrò a raccogliere oggi. Senza muovere un dito. Senza scomodarmi ad andarli a cercare altrove.
Credo che sia una specie di indennizzo per tutte le cose che ho seminato o piantato e che non hanno dato frutto.

P.S.: E non siamo stati male.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Saper riconoscere i funghi è una delle cose che mi piacerebbe imparare. Purtroppo per me sono tutti uguali.

mapomo ha detto...

Anche per me. Esistono anche per questo i suoceri.

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