L'altro giorno sono andato a visitare il mio orto dopo il temporale. Volevo fare due passi, visto che a causa dell'influenza intestinale (o quel che era/è) non mi muovevo di casa da giorni. Ho affidato la scelta della colonna sonora all'opzione brani casuali dell'Ipod. Quando sono arrivato al fondo dell'orto, sono partiti i Radiohead. A parte zucchini, meloni e un peperoncino totalmente o quasi ricoperti dal fango rappreso, il resto era tutto salvo... ma le atmosfere alienanti della band donavano una diversa sfumatura al tutto, e mi sentivo un marziano che camminava su un cretto di Burri.
Mi è venuta subito in mente la vacanza in Sicilia del 2006 e la fugace tappa alle rovine di Gibellina, io e Silvia completamente soli a percorrere le "crepe" del Grande Cretto come topi sperduti in un labirinto inquietante e surreale.
Ne approfitto per inserire qualche foto di quel bellissimo viaggio di cui, alla fine, non ho mai parlato.
4 commenti:
Ciao Giacu!
Stavo pensando..ma quanto mi piace il tuo blog! Ti invidio un po'...Brravo! :) P.S. Mi spiace per l'orticello, ma in fondo so che ti rifarai..ti hanno già insegnato a "coltivare l'amicizia"!
Grazie, Vaga! ^____^
Bella cosa l'orto, lo coltivi tu? (Domanda cretina, ma c'è anche chi se lo tiene e lo fa coltivare da altri, magari dai genitori o da altri parenti, o dal vicino di casa.) E' una cosa che mi piacerebbe avere prima o poi. Peccato che non saprei da dove cominciare, avrei bisogno di farmi insegnare i rudimenti da qualcuno abbastanza esperto.
Sì, lo coltivo io. In realtà è il primo anno che faccio praticamente tutto da solo... prima mi hanno aiutato e insegnato mio padre e il nonno di mia moglie.
Adesso è tutto da vedere se esce fuori qualcosa, però...
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