mercoledì, aprile 11, 2007

il pezzetto di plastica

Siamo in primavera inoltrata e le mattinate si fanno più luminose.

Stiamo trascorrendo gli ultimi giorni nell’appartamento, e solo ieri sera abbiamo capito cos’era quel pezzetto di plastica nera trovato qualche mese fa sul gas. È un pulsante della cappa che abbiamo rotto chissà quando, chissà come. Proprio ieri pomeriggio ho detto alla padrona che non avevamo danneggiato niente. C’è sempre qualche grana a cui pensare, uffa.
Vabbè. Ho iniziato a leggere Una promessa d’estate, un romanzo sottile che avevo comprato qualche tempo fa nella libreria orientale. L’autore, leggo sulla quarta di copertina, è un transessuale giapponese. Ancora non so dare un giudizio, ma ecco qui l’inizio:

Matsui Maruo aveva completamente dimenticato quella promessa di andare in campeggio ad agosto. O meglio, non l’aveva presa troppo sul serio fin dall’inizio.
Erano passati ormai più di due mesi, e così quando il suo ragazzo Mikihashi Hikaru, ventisette anni e un lavoro come redattore freelance, gli aveva chiesto "Come mai io non sono stato invitato?", guardandolo fisso con i suoi occhioni ben marcati che tutti dicevano spiccicati a quelli del pupazzo simbolo della catena di pasticcerie Fujiya, era ovvio che non avesse capito affatto il motivo di quel rimprovero…

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