sabato, agosto 12, 2006

ciao, buongiorno, arrivederci

Si sta così bene, ma se penso all'inverno che arriverà tra qualche mese, già rimpiango l'afa.

L'altro giorno sono andato al mini-market dietro casa. Prima di me c'era una donna, credo marocchina. Lei entra, dice "ciao", la cassiera le risponde "ciao". Io dico "ciao", e la cassiera mi risponde "buongiorno". La scena si ripete pressoché identica uscendo. "ciao" "ciao", "ciao" "arrivederci". Quel ciao serviva ad avvicinare, o a distanziare?

1 commento:

Anonimo ha detto...

questa è bella...
le parole che di solito servono ad avvicinare a volte vengono usate per dividere...
eppure è così bella la parola "ciao" così piccola, così priva di qualsiasi significato di per sé, così universalmente riconoscibile.
pensa che l'altro giorno ho ricevuto una mail da un tipo che non ho mai visto per il lavoro che sto facendo, tutta scritta in giapponese forbito, super seria. e alla fine non mi va a scrivere チャオチャオ?
è bellissimo!
alice

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