lunedì, giugno 01, 2009

il crepuscolo degli edifici scolastici

Siamo tornati un po' indietro.

Ieri sera mi è venuta in mente un cosa.
Io ho frequentato l'asilo dalle suore, anche perché credo che al tempo non ci fosse lo statale, a Canale. L'asilo si trovava nel vecchio palazzo che ora ospita la prestigiosa Enoteca del Roero, e pochi anni più tardi fu spostato in un edificio dall'aspetto assai più moderno.
Per quanto riguarda le scuole medie, non le ho fatte nell'edificio principale in cui avevo già frequentato le elementari, e in cui si trovavano le sezioni A e B (e forse parte della C). No, io andavo alle cosiddette "scuole vecchie", un palazzo molto più vissuto adiacente al Comune. Poco tempo dopo, o forse proprio l'anno in cui passai alle superiori, anche la mia sezione, la D, fu spostata nelle "scuole nuove", e il vecchio edificio ha poi assunto nel tempo funzioni assai diverse (ora ci torno quando si vota, in quanto il mio seggio si trova proprio nella classe in cui frequentai la terza).
Poi ho pensato che anche al Liceo ho vissuto una situazione simile. Ho frequentato la prima, la terza e la quarta in Località Serre, un edificio un po' decrepito ma magnificamente immerso nel verde. Poi la seconda in un (credo) ex-carcere di Alba, all'inizio di C.so Piave. Infine, la quinta l'ho fatta in centro, perché ci siamo scambiati la sede con l'Artistico. Ora l'edificio di Località Serre è stato abbattuto, credo, o comunque è abbandonato e fatiscente (siamo andati a fare una capatina un paio d'anni fa con qualche ex compagno di classe, in occasione del matrimonio di Rambo... e ci è parso tetro e desolante). L'ex-carcere non so cosa sia ora, mentre l'istituto in centro è tornato all'Artistico.
Per finire, ho pensato che in effetti anche all'Università è andata più o meno in maniera simile. Durante i miei primi (credo) tre anni di Università, il Dipartimento di Orientalistica era situato sul retro di Palazzo Nuovo, un corridoio a cui si accedeva da una porticina circondata da perenni impalcature e lavori in corso. Il marciapiede e quel po' di aiuola che si stendevano lì davanti svolgevano contemporaneamente la funzione di cesso di tutti i cani di Torino. Nell'ultimo anno, però, pure il Dipartimento è stato spostato in un luogo migliore, e ora non so cosa ci sia in quel luogo deprimente e quasi privo di finestre.

Com'è che, elementari a parte, mi sono trovato a studiare sempre in posti la cui parabola vitale era ormai giunta al crepuscolo?
È un segnale che mi dice che sono nato in anticipo? Porto sfiga ai luoghi in cui passo? Oppure c'è dietro qualche altro significato nascosto?

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