giovedì, giugno 25, 2009

genio

Più afa rispetto al mare.

L'altra sera ho finito di leggere Delitto e castigo. Romanzo straordinariamente bello, e non c'è certo bisogno che arrivi io da Canale, a dirlo. Francamente non pensavo che mi rapisse così tanto, ma soprattutto non mi aspettavo di trovarvi un intermezzo comico-surreale, per quanto il suo artefice non sia certo Dostoevskij.

Mi spiego:
Arrivato a pagina 634 dell'edizione uscita con Repubblica qualche anno fa, il celebre romanziere russo scrive:

Svidrigàjlov la conosceva, quella bambina; quella bara non aveva né un'immagine, né candele accese e non si sentivano preghiere. Quella bambina era una suicida, un'annegata.

Di per sé, fa tutto meno che ridere. Però la frase termina con una nota, in particolare la nota n.43.
Io non è che di solito mi metta a leggere tutte le note in un romanzo, però questa era a piè di pagina, quindi saltava abbastanza all'occhio per la sua brevità e perché in essa c'era evidentemente qualcosa che non andava.
La nota diceva:

oioioiioioioioi?????????????

Ora, io non so chi sia il genio che ce l'ha messa, ma vorrei tanto conoscerlo e stringergli la mano.

1 commento:

alice ha detto...

ah ah ah aha ha ahahahhahahha!!!!!
ma chi è stato?!?!? chi è il redattore???

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