mercoledì, settembre 24, 2008

diari dell'orto 4 - appunti per il futuro


Un motivo per cui mi dispiace restare tanto tempo via da casa è che non posso tenere sotto controllo il mio orto. A maggior ragione d'estate, quando il lavoro dà i suoi frutti e le erbacce imperversano. Ora che siamo approdati a settembre sono un po' più tranquillo... l'erba non cresce più così furiosamente, quasi tutto ha già dato i propri frutti, mentre per i cavoli è ovviamente presto.
La maggior soddisfazione di quest'anno sono stati forse i pomodori: belli, grossi, rossi, morbidi e succosi. Tanto non mi piacciono gli insipi e duri pomodori del supermercato, tanto adoro i carnosi "cuori di bue" dell'orto. Anche quand'ero piccolo e si faceva la conserva con i nonni era bello morderci dentro mentre li si pelava. Sembrava davvero una specie di carne.
Al secondo posto sta il primo turno di zucchini. Tanti da far venire la nausea, e molti sono finiti nelle zuppe di Pietro. Il secondo turno invece mi sta deludendo... le piante sono belle ma i frutti miseri.
Al terzo posto stanno i peperoni piccoli verdi. Le piante sono davvero rigogliose, non hanno dato molto lavoro e hanno fatto una grande quantità di peperoni dolci e gustosi. Io non sono un fan dei peperoni, però questi li mangio volentieri. Il prossimo anno magari ne pianto di più.
Al quarto posto ci sono le patate. Ne ho piantate meno degli altri anni e di conseguenza ho anche raccolto di meno, ma hanno comunque dato i loro frutti.
Al quinto posto ci sono i fagiolini gialli. Dopo un po' stufano, ma non posso proprio lamentarmi. Invece quelli verdi che ho piantato in un secondo tempo hanno un sacco di foglie ma per ora producono poco. Sarà che ultimamente ha fatto caldo senza che piovesse un granché. L'anno prossimo sarà meglio piantarli prima.
Al sesto posto ci sono i fagioli. Pochissimi ma molto buoni i borlotti. Non molti ma sempre buoni i cannellini. Non so perché siano nate così poche piante. Forse è stata colpa del fatto che primavera ed estate sono partite in ritardo. Forse dovevo buttare più semi nel solco. Ma non demordo. Quest'anno è stato un po' un esperimento per me, ma l'anno prossimo sarò più agguerrito. Adoro i fagioli... d'altronde, le fagiolate alla Bud Spencer sono la mia specialità culinaria.

Passando alle delusioni, invece...
Melanzane: troppo piccole quelle nostrane. Quelle nane giapponesi sono nate troppo tardi (colpa mia) e ora hanno le foglie divorate dalle dorifere. Che sia un insetto dall'aria così indolente a farti fuori il frutto di pazienza e fatica è davvero scocciante.
Piselli: come ho già detto, non si sono fatti vedere, ma non ho pianto la loro mancanza.
Insalata: è nata, ma poi non l'ho più guardata perché era troppo amara per i miei gusti, e così 'ho lasciata crescere a dismisura. Sono stato ingiusto con lei, lo ammetto.

Infine i non ancora pervenuti:
Peperoncini rotondi: belle le piante ma anche in caso i frutti stanno iniziando a nascere solo ora.
Peperoncini lunghi: la pianta sfigata è cresciuta piccola ma folta. Meno male, ce l'avrei avuta sulla coscienza. Vedremo se è ancora in tempo per produrre qualcosa.

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