martedì, febbraio 05, 2008

pensieri disconnessi

Questi sono i tipici giorni di febbraio che ti illudono dell'imminenza della primavera. E poi arriva puntualmente la batosta fredda fino a fine marzo.

Questa settimana non ho scritto. Un po' perché avevo da fare, un po' perché, una volta finito il lavoro, ho passato più tempo lontano dal computer.
Un po' me lo immaginavo. Quando finisco questi periodi lavorativi intensi, mi esaurisco e non ho più voglia di scrivere. Ma, fortunatamente, questi periodi di svogliatezza piano piano si esauriscono.

Venerdì e sabato sono andato a Udine per partecipare a un convegno. Una bella esperienza di cui avevo bisogno, perché mi ha strappato per un attimo dalla mia scrivania e dal mio computer, ai quali sono fin troppo legato. Ci sono andato in treno, e la cosa mi ha fatto piacere per diversi motivi. Innanzitutto, era una vita che non salivo su un treno. Probabilmente l'ultima volta è stato in Sicilia, ma solo per un breve tratto. Poi viaggiare in treno da solo ti permette di osservare tanta gente e tanti posti (per quanto ci fosse un nebbione funereo). Inoltre ho ascoltato musica per tutto il tempo, con il beneficio di immagini che scorrevano sul finestrino. Infine, ho potuto leggere tanto. Ultimamente, riuscivo a leggere a malapena un quarto d'ora alla sera, e leggere così il Don Chisciotte è davvero un peccato, perché è lungo e si rischia quindi di perdere il senso dell'opera nel suo insieme.
Mentre aspettavo la coincidenza in stazione a Bologna, un po' di gente si è fermata a chiedermi informazioni. Due signore anziane, un americano, in cinese. Chissà perché proprio a me? Ho la faccia affidabile? Da viaggiatore? Da persona informata? Boh, probabilmente li ho delusi, ma devo dire che un po' mi ha fatto piacere.

Anche a Udine sono stato bene, sebbene non sia riuscito a mangiare il frico come desideravo. Sono abituato ad andare a Udine in primavera per via del Far East Film Festival, quindi mi ha fatto un po' effetto vederla con quel tempaccio. Come dicevo, è stata una bella esperienza, e probabilmente avrei scritto molte più cose al riguardo, se solo avessi messo mano al blog subito e non dopo una settimana.

E Pietro? Pietro sta bene. Cresce, comunica sempre di più e, soprattutto, ha iniziato a mangiare con gusto le pappette che Silvia gli prepara con il Cuocipappa Sanovapore. Ciò significa che ha anche iniziato a fare la cacca come i grandi. Ne fa tanta e anche un po' a sorpresa, al posto della solita fontanella durante il cambio, che ormai è roba superata, roba da piccoli.

Ride un sacco quando gli faccio il solletico e gli canto "Dalin dalan", gli piace essere rincorso da uno dei due quando è in braccio all'uno o all'altro, e cose del genere.

L'altro ieri l'abbiamo portato a fare un giro in campagna e l'abbiamo seduto sull'erbetta. Non vedo l'ora che sia primavera.

L'altro giorno siamo andati al Carnevale dei bimbi, a Canale, ma su questo aprirò un post apposta nei prossimi giorni (forse).

Ora che ci penso, è un po' che non pubblico nessuna fotografia di Pietro. Eccone qualche foto di Pedro e il box.

2 commenti:

alice ha detto...

Il vero titolo del post doveva essere: soffocato dai giocattoli!

mapomo ha detto...

Ah ah!

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