lunedì, gennaio 07, 2008

lingue mozzate, bocche serrate, angoli sconosciuti

In una giornata grigia è bello essere lontano dalle chiese e sentire così le campane in lontananza.

Stanotte ho fatto sogni strani e complessi come non facevo da tempo. Per quel che ricordo, inizialmente si era a un concerto o a una fiera all'aperto. C'era una grande confusione, e sembrava di essere in un prato, o forse era il parcheggio de L'Ozio, un pub qui vicino. Ricordo che c'erano anche Giusi e Milly. Dovevamo andare a un concerto dei C.S.I. a Torino, ma per me e Silvia era un po' complicato per via di Pietro, quindi eravamo un po' restii a muoverci. Ricordo delle specie di stand di legno, che sembravano le casette di non so quale paese del sud-est asiatico. Ma sembravano anche i vagoni di un vecchio treno. C'era sempre molta gente.
A un certo punto ci siamo trovati in un ambiente chiuso... a occhio e croce mi sembravano i locali delle ex-carceri di Canale. Milly mi ha dato un regalo in un pacchetto azzurro, ma a causa della calca non riusciva a passarmelo, quindi me l'ha fatto consegnare da Emilio Fede (Emilio Fede?!!!!), che stava vicino a me. Portava un completo grigio lucido e troppo stretto, mi appariva viscido e abbronzato. Volevo dirglielo, ma non riuscivo. Il regalo era un pupazzo di plastica morbida. Gli si poteva smontare la testa e rimontarla in due sensi diversi. Da un verso era la testa di Puffetta, dall'altro era quella di Grande Puffo.
Poi forse siamo riusciti a partire perché, non ricordo per quale motivo, correvamo per le strade di una città toscana. A un certo punto ho inciapato in un cartello che segnalava lavori in corso, e mi sono mozzato la punta della lingua coi denti, durante la caduta. Insieme a me c'era qualcuno, forse Ivan, ma poi è diventato un tizio coi capelli lunghi biondi e gli occhiali. Comunque ho tamponato l'emorragia con dei fazzoletti, e ricordo che tenevo la carta assorbente in bocca premendo la lingua contro i denti. Probabilmente lo facevo davvero, perché ne avevo ancora la sensazione, quando mi sono svegliato. Dovevamo andare di nuovo a una festa a casa di qualcuno. Era una casa in cui non ero mai stato, eppure un po' familiare. Forse ci sono stato "cantando le uova" con i Canalensis Brandu durante una qualche Pasquetta. Ricordo solo dei mobili di legno pregiato. Aprivo dei cassetti ma per cosa, forse per cercare altri fazzoletti? Mi chiedevo come avrei fatto con la lingua, e intanto l'emorragia cessava poco a poco. Ricordo anche mi sono chiesto come si fa a chiamare l'ambulanza al telefono, se ci si mozza la lingua
A un certo punto mi sono trovato in una città circondata dall'acqua, tipo Venezia. Sotto un arco di pietra trovavo le ossa del mio amico biondo morto (anche lui era inciampato?). Una ragazza innamorata di lui piangeva, e io andavo a consolarla piangendo anch'io.
E qui finisce ciò che mi ricordo del sogno.

In questi giorni, abbiamo iniziato a dare la pappa a Pietro: un brodino di carne e verdure rigorosamente preparato da noi. Inizialmente era entusiasta, poi ha preso a fare facce un po' strane e dubbiose, infine ha serrato la bocca guardando la sua pallina blu e facendo lo gnorri.

Camminando per le strade mentre ascolto musica, mi piace alzare lo sguardo verso punti mai osservati prima, durante i trent'anni (eh sì, li compio tra pochi mesi) vissuti qui: dei mattoni posizionati in obliquo sul muro laterale della chiesa di S. Giovanni; qualche finestra che non avevo mai notato prima abitata da non so chi, chissà, forse anziani; luoghi frequentati durante le elementari o le medie e poi finiti nel dimenticatoio per anni, secoli; vicoli nei quali non mi sono mai addentrato in tutta la mia vita, per quanto piccolo sia il mio paese.

8 commenti:

Riki ha detto...

Negli anni 80 e 90 c'era una sitcom che in Italia si chiama I Robinson. Io la guardavo molto spesso, e mi ricordo ancora un episodio: Una sera il papà mangia ancora qualcosa di pesante prima di andare a dormire, e sogna di essere incinta. Lo è anche suo figlio come suo genero, tuttie tre con il pancione. Alla fine partorisce un baguette col salame lungo 3 metri.......Questo succede ancora una seconda volta, e lui sogna delle cose strane a casa sua. Magari dovresti smettere con la pappa pesante prima della nanna? Fa però troppo ridere!!! ^______^
Io una volta mi sono svegliata che ero seduta in letto picchiettando mauro sulla coscia. Avevo in mente una cosa urgentissima da dirgli, ma una volta sveglia mi è sfuggita e mi sono chiesta come mai che ero seduta. Allora mi sono rimessa, mentre Mauro (un tempo di reazione fantastico) si è finalmente svegliato chiedendomi: "Che c'è, che c'è???"

guccia ha detto...

Non è mia troppo tardi per scoprire angoli sinceri. Sono nascosti, ma esistono ;)

Anonimo ha detto...

ho visto giusto ieri Tideland... il tuo sogno, giacomo, è degno dell'immaginario distorto di Gilliam... potresti provare a trarne una sceneggiatura :-)

mapomo ha detto...

* Riki: prima della nanna, solo una camomilla!

* Guccia: sì, tanto stanno lì ad aspettare... purtroppo alcuni vengono abbattuti senza che nessuno se ne accorga, e allora ti penti di non averli fotografati.

* Cinzia: Tideland... vorrei vederlo anch'io! Chissà quando potrò vedere di nuovo film a ritmo normale...

Anonimo ha detto...

Ti ho scoperto dall'amico Finazio e mi piace il tuo blog!Molto spontaneo.
Riguardo al sogno,il vero incubo,secondo me.è l'aver incontrato Emilio Fede.
Cristiana


Http://dicolamia.typepad.com

mapomo ha detto...

Grazie!
Effettivamente la presenza di Fede nel mio sogno è inquietante. Normalmente ho l'abitudine di provare a dare una spiegazione ai miei sogni, ma Fede...
...le ipotesi sono:
a) sono un forzista represso
b) il mio amico Milly si chiama in realtà Emiliano, quindi Emiliano-Emilio... insomma, si trattava di un gioco linguistico
c) Fede era associato al pupazzo di gomma bicefalo, metafora di Berlusconi

alice ha detto...

Ma no! Fede sta per "la tua fede"!!
Fondamenti dell'interpretazione!!

Andrea Patassa ha detto...

I vicoli nascosti, quelli che mai ti aspetteresti di trovare, sono come le sorprese, quelle belle, che la vita ci riserva. Almeno credo.
Salutoni! :-)

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