sabato, gennaio 17, 2009

figli e padri

Il ghiaccio su via Mompissano si scioglie poco a poco. Oggi ho visto un cane lupo percorrere di corsa quella discesa, inseguendo la gallina favorita di mio padre. Se fosse scivolato, gli avrei riso dietro per mezz'ora.

Pensieri più o meno liberi:

Questo gennaio ospita qualche grande avvenimento.
Innanzitutto, Pietro, di cui prometto che nei prossimi giorni metterò una foto, ha compiuto un anno e mezzo. Un bel traguardo a cui siamo arrivati alla velocità della luce. Com'è Pietro a un anno e mezzo? Ce lo ricorderemo, un giorno? Ne dubito, visto che nuovi innumerevoli ricordi continuano a spingere al fondo dalla memoria quelli vecchi. Fortunatamente ci sono le foto, i filmati... e le parole. Dicevo, com'è Pietro a un anno e mezzo? È sempre più dolce, ma sta anche mettendo su un bel caratterino. Ormai cammina bene e ha smesso di gattonare da tempo. Per ora la dermatite non si è più fatta vedere, tranne dietro al ginocchio sinistro, dove comunque appare sempre meno forte. Speriamo quindi che non si faccia viva fino a primavera... e se anche tornasse, beh, almeno qualche mese tranquillo l'abbiamo passato (l'anno scorso era arrivata verso fine ottobre). Poi... Pietro a un anno e mezzo è un fanatico della musica... della sua musica, ovviamente. Zecchino d'oro e canzoni sugli animali in particolare. Adesso riconosce da solo le parole che conosce (anche se ancora non le pronuncia) in mezzo ai testi delle canzoni, senza bisogno che gliele diciamo noi. Così se sente "gatto", "gattino" o "gatta", miagola. Se sente "tigre" ruggisce. Se sente "baffi", si passa il dito sopra il labbro. Se sente "mano", fa "ciao ciao" con la manina. Uno spasso. Poi è anche un fanatico degli animali. Forse qualche mese fa lo era ancora di più, con la sua tavola di legno con su gli animali stampati. Ma anche adesso ama sfogliare i libri e cercare quelli che già conosce, per poi confrontarli con altre "versioni" dello stesso animale in formato peluche, giocattoli, nostri disegni, ecc. È molto bravo a riconoscerli. Ogni tanto prova anche lui a disegnarli... ma diciamo che sono parecchio soggettivi. Ma soprattutto... Pietro a un anno e mezzo ha quasi smesso di prendere il latte! Questa è la grossa novità, soprattutto per Silvia, che sente la mancanza di questo particolare rapporto ma che si è anche liberata di un grosso peso. È successo che una sera di qualche giorno fa, stremata dal suo ciucciare senza addormentarsi, gli ha detto: "Pietro, io il latte non te lo do più". Lui forse ha capito, perché quando di notte si è svegliato, si è addormentato da solo dopo non molto (nel lettone ovviamente... una cosa per volta, insomma), senza lamentarsi più di tanto. E ha resisito per un giorno e mezzo senza latte. Poi non ce l'ha più fatta, e allora di mattina Silvia gliel'ha concesso, così si è anche svuotata un po'. La cosa si è ripetuta, ma meno latte prende Pietro, meno Silvia ne produce. Quindi siamo ottimisti sull'esito della strategia. Certo, la notte ci si continua a svegliare... ma è tutta un'altra storia (almeno per lei... per me più o meno, ma mi sembra doveroso occuparmente io a questo punto). Un passo in avanti, comunque. Altre cose... beh, in questo periodo oltre che per la musica (la hit del momento è la sigla di "Sandokan") e gli animali va matto per i suoi due cuginetti più grandi... in particolare Samuele, che adora. Eh sì, perché per quanto ormai ci riconosca tutti quanti e si stia affezionando non solo a noi ma anche agli altri membri della famiglia, giocare con altri bambini, per quanto non coetanei, è tutta un'altra cosa. Ah, dimenticavo le parole... ormai padroneggia perfettamente "papà" (me lo dice anche al telefono, oltre che in foto... mi riconosce, che stella) e "mamma"... dice "nonno", "nanna"... qualche pezzo di parola qua e là e soprattutto tanti versi di animali, dalla gallina al gatto per finire a tutta una serie di ruggiti che variano a seconda si tratti di una tigre, di un leone o chissà di che altro felino.

Altra cosa importante di questo mese è l'anniversario dei dieci anni dalla morte di Fabrizio De André. Eh sì, sono passati dieci anni. Non ho molto da aggiungere su quanto ho già scritto in diversi post al riguardo. Solo che l'altro giorno, dopo aver visto lo speciale a "Che tempo che fa", parlavo con Mana di come Fabrizio sia stato veramente un padre per tutti noi... del suo potere di fare da collante che riunisce così tante persone sotto uno stesso tetto... di dare l'opportunità, alle persone che riconoscono nella sua musica gli aspetti più belli di questo paese, di sentirsi a casa.
Chiudo con una segnalazione. Sul sito di Radio Tre, si possono trovare in formato mp3 le puntate di Storyville di questa settimana. Cinque puntate (l'ultima devono ancora inserirla... credo lo faranno lunedì) di mezz'ora ciascuna in cui Ascanio Celestini ci racconta qualcosa della vita di De André, inframezzato da sue canzoni, canzoni di quelli che l'hanno ispirato, ecc. Secondo me ne vale la pena. Non so quanto terranno i file sul sito... non credo più di una settimana, ad ogni modo. Io comunque li ho salvati. Ecco il link.

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