sabato, novembre 01, 2008

kei (seconda parte)

Freddo. Come faranno, poi, quelle due tortore a starsene lì su un filo sotto la pioggia...

Nel minuscolo "Bistrot" non c'era nessuno a parte il gestore. Più che entrare in un locale per bersi un bicchiere, sembrava di autoinvitarsi a casa di qualcuno. Un piccolo televisore in un angolo proiettava videocassette di vecchi film in bianco e nero.
A dire il vero, un'altra persona oltre a noi l'abbiamo vista: una donna di mezza età che sembrava uscita da un film di Ozu. È arrivata da sola e si è seduta al bancone a mangiare qualcosa, scambiando appena qualche parola con il gestore. Una presenza silenziosa e composta, quasi eterea. Ho davvero avuto l'impressione di trovarmi in un'altra dimensione e in un altro tempo.




Agosto 2005, Koenji, Tokyo
1) Kei si siede al tavolo con noi. Capirlo mentre biascica mezzo brillo è un'impresa, ma è un tipo di compagnia.
2) Il locale e il bancone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

meraviglioso!

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