lunedì, dicembre 03, 2007

l'altra...

È il primo post di dicembre, ma oggi c'era un sole tiepido.

L'altra notte ho sognato che la mia ex professoressa di giapponese era andata a lavorare in una fabbrica dove inscatolavano il pesce.

L'altra sera, essendoci ricordati all'ultimo di aver lasciato scoperta la piccola agave al ciabot, ed avendo la mattina notato la brina sulle macchine sotto casa, mi sono armato di torcia elettrica e mi sono avventurato a coprirla nel buio pesto della campagna. Mi sentivo un profanatore di tombe. Ma il gelido silenzio e la solitudine, fatta eccezione per un paio di gatti taciturni, si sono rivelati piacevoli.

L'altra sera su Radio Paradise è passata una canzone di Elvis, e Silvia ha fatto ballare Pietro. Era tutto contento, quindi ieri sera abbiamo provato con Little Richard. Uno spasso, ma è proprio vero che il rock'n'roll è la musica del diavolo... dopo era talmente euforico che sembrava un gatto indemoniato, e s'è fatto un paio di brutti graffi sulla testa.

L'altro giorno ho letto che Giovanni Lindo Ferretti, ex leader di gruppi musicali marcatamente di sinistra come i C.C.C.P. e i C.S.I., è diventato una sorta di fan di papa Ratzinger negli ultimi anni, e alle scorse elezioni ha votato centro-destra. Certo, ovviamente la notizia mi ha fatto un certo effetto.
Su Internet fioccano i commenti indignati dei fan storici. Alcuni lo accusano di essere una specie di Paolo Liguori, manco la sua fosse una scelta di comodo... al contrario, devo dire che in fondo è una scelta coraggiosa, per quanto discutibile. Tendiamo sempre a giudicare un po' troppo l'artista per le sue idee o per i suoi fatti privati, che non per le sue opere. Dopotutto, cosa ce ne frega se Beck è di Scienthology? Cosa ce ne frega se Ferretti si è convertito, è invecchiato, è impazzito, ha scoperto la sua vera natura, ha gettato la maschera, o ha trovato la sua verità?
Che poi i suoi ultimi dischi siano effettivamente mediocri è un'altra storia. Io i vecchi album continuo a sentirmeli, nella speranza che torni a fare qualcosa di buono.

L'altra settimana ho visto La masseria delle allodole dei fratelli Taviani Brutto, imbarazzante, deludente nonostante l'argomento (il genocidio armeno) mi interessasse molto, specialmente dopo il bellissimo Ararat di Atom Egoyan.

L'altra settimana, durante la visita, il pediatra ci ha chiesto se Pietro è irrequieto. Noi gli abbiamo risposto: "Mah, no... non particolarmente...". Già quando l'ha messo sulla bilancia non sembrava molto convinto. Usciti dall'ospedale, ci siamo detti: "Ma perché gli abbiamo detto che non è irrequieto?".

Dopo qualche tempo tranquillo, questa notte non ho di nuovo dormito niente, causa la fatale combinazione Pietro+Insonnia.

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