lunedì, febbraio 09, 2009

i morti

La strada si allarga nuovamente, e solo poca neve "marcia" resiste sui bordi.

Febbraio ci ha offerto due bellissime giornate di sole... quel sole di fine inverno che ti suscita un intenso senso di liberazione. Così ieri pomeriggio sarebbe stato un delitto restarsene chiusi in casa, e siamo andati a camminare un paio d'ore con il passeggino.
Siamo saliti su lungo via Castelvecchio per poi scendere a Valpone dalla stradina in discesa sul bivio per S.Defendente. Pietro inizialmente dormiva, e quando si è svegliato è rimasto buono buono a osservare la campagna assonnata come lui. Siamo tornali a Canale percorrendo la pista ciclabile, e così facendo siamo passati di fronte al cimitero. Era un po' che non ci andavamo, perciò abbiamo deciso di farci un salto.
Il cimitero era deserto, e Pietro si è trovato immediatamente a suo agio, con tutta quella ghiaia e quegli scalini su cui arrampicarsi (confido nella clemenza dei morti). Siamo andati di fronte alla tomba di famiglia. Ad un certo punto guardo Pietro che gioca sul rettangolo di terra in cui sono sepolti alcuni suoi bisnonni e trisnonni. Ho pensato ai morti che se ne vanno sotto terra, ai vivi che fioriscono su di loro e alla mancanza di un contatto tra gli e gli altri.
Pietro giocava ignaro di tutto e spensierato.
Anche i morti giacevano lì sotto ignari di tutto. Almeno credo, ma se anche non fosse... beh, a me farebbe piacere che un mio piccolo discendente venisse a giocare sulla terra in cui dormo.

1 commento:

alice ha detto...

anche a me farebbe piacere. anche se non fosse un mio discendente, un bambino in generale!

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