All'indomani dell'incidente Berlusconi-Tartaglia-Duomo di Milano, avevo iniziato a scrivere un post sull'argomento. Poi però mi è passata la voglia.
Perciò parliamo di qualcosa di completamente diverso.
La settimana scorsa sono uscito nel gelo della sera per portare fuori l'immondizia, che normalmente lascio lungo Via Vecchie Mura, a tre metri dalla porta di casa. Quando ho fatto per rientrare, mi sono ritrovato la porta d'ingresso chiusa. La cosa mi ha lasciato un po' spaesato, perché quando vado a lasciare il sacco dell'immondizia non la chiudo mai, visto che è solo questione di un attimo.
Non so perché, ma la cosa mi è parsa innaturale. Allora ho iniziato a fantasticare come mio solito, e ho pensato che magari, una volta tornato di sopra, avrei scoperto di essere stato via per dieci anni, trovando una Silvia quasi quarantenne e un Pietro che ormai frequentava le scuole medie. Oppure che magari mi sarebbe sembrato tutto normale, solo per accorgermi, dopo un paio d'ore, al momento di far fare la cacca a Pietro, di essere capitato in una dimensione parallela in cui tutto è identico a questa, tranne il fatto che lì i bimbi hanno la coda.
A cosa non si pensa, pur di non pensare al presente.
Perciò parliamo di qualcosa di completamente diverso.
La settimana scorsa sono uscito nel gelo della sera per portare fuori l'immondizia, che normalmente lascio lungo Via Vecchie Mura, a tre metri dalla porta di casa. Quando ho fatto per rientrare, mi sono ritrovato la porta d'ingresso chiusa. La cosa mi ha lasciato un po' spaesato, perché quando vado a lasciare il sacco dell'immondizia non la chiudo mai, visto che è solo questione di un attimo.
Non so perché, ma la cosa mi è parsa innaturale. Allora ho iniziato a fantasticare come mio solito, e ho pensato che magari, una volta tornato di sopra, avrei scoperto di essere stato via per dieci anni, trovando una Silvia quasi quarantenne e un Pietro che ormai frequentava le scuole medie. Oppure che magari mi sarebbe sembrato tutto normale, solo per accorgermi, dopo un paio d'ore, al momento di far fare la cacca a Pietro, di essere capitato in una dimensione parallela in cui tutto è identico a questa, tranne il fatto che lì i bimbi hanno la coda.
A cosa non si pensa, pur di non pensare al presente.
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