martedì, luglio 08, 2008

un po' di musica

Un normale giorno d'estate, fatto di ventilatori, tende e tapparelle in azione, bicchieri vuoti.

Nell'ultima settimana sono stato un po' impegnato per diversi motivi, quindi non ero tanto in vena di scrivere. Comunque eccomi qua. Se penso che un anno fa a quest'ora eravamo già in ospedale ad attendere il fatidico momento, ignari del fatto che sarebbe avvenuto solo nel tardissimo pomeriggio del giorno successivo...

Parliamo un po' di musica:

1) L'altra settimana sono andato con Mana al concerto di Cat Power a Bollate. Era una vita che non andavo a un concerto "internazionale"... l'ultimo probabilmente è stato quello di Micah P. Hinson a Torino nel febbraio del 2007, pensate un po'. Abbiamo faticato un po' a trovare la bellissima Villa Arconati (amici lombardi, qualche cartello segnaletico in più non farebbe male!), ma per il resto non ci sono stati intoppi. Anche perché Cat Power ha iniziato a suonare verso le 11, quindi sarebbe stato impossibile arrivare in ritardo. Un bel concerto, un'ora e quaranta filata, senza fronzoli e concessioni al pubblico. Niente classici da You're Free e Moon Pix. Se c'erano erano stravolti al limite dell'irriconoscibile come la hit Lived in Bars. Inizialmente la cosa si è rivelata un po' faticosa, anche perché io l'ultimo album non l'ho ancora assimilato bene, ma nella seconda parte la performance si è fatta particolarmente emozionante. E sebbene la cantante abbia tirato dritto per tutto il concerto, si è rivelata particolarmente tenera e generosa col pubblico a concerto finito, quando si è fermata per un po' di tempo sul palco a lanciare ai fan sorrisi, bottigliette d'acqua, pezzi di spartiti o scalette accartocciati, e persino i fiori che le avevano donato gli organizzatori. L'unica cosa che non ho capito (e che mi ha scocciato) del concerto, è stato il pubblico. Per tutta la durata del concerto c'è stato un viavai che francamente non ho mai visto a un concerto. Manco fosse stato gratis! Fatto sta che ti passavano davanti continuamente, e alla lunga diventava irritante vedere gente che si alzava come funghi.

2) Grazie alle solite offerte di IBS, ho recuperato un paio di CD di Tom Waits che mi mancavano a 7,90 euro: Mule Variations e Real Gone. Non li avevo mai presi perché non mi avevano convinto del tutto, ma a quel prezzo non potevo lasciarmeli sfuggire. E devo dire che, specialmente il primo, che alla sua uscita mi aveva deluso, mi ha piacevolmente sorpreso. Il secondo mi aveva subito entusiasmato, poi devo dire che me l'ero un po' dimenticato per via di qualche traccia un po' ostica. Ho inoltre preso a 20 euro l'ultimo Orphans... il prezzo sembra caro, ma in realtà l'album è particolarmente generoso, dato che è costituito da ben tre cd fitti di canzoni (quindi a conti fatti, equivale agli altri). C'è da dire infine che hanno tutti eleganti copertine cartonate con un sacco di belle foto e, tranne nel caso di Orphans la cui mole avrebbe richiesto troppo spazio, hanno fortunatamente i testi.
La cosa bella degli album di Tom Waits è che ci sono sempre almeno tre o quattro pezzi memorabili. Cosa che non capita più negli album di Nick Cave, un altro dei pochi autori prediletti della mia adolescenza, che ultimamente sforna album tra il mediocre e il buono, ma senza picchi davvero emozionanti.

4 commenti:

alice ha detto...

Auguri Pietro! Peccato che la data sul blog sia sbagliata... Chissà come mai.

Anonimo ha detto...

Mille auguri a Pietro per la sua prima candelina...

Giacomo Calorio ha detto...

Alice: hai ragione, è che il post avevo iniziato a scriverlo già qualche giorno fa.

Grazie per gli auguri!

Riki ha detto...

Oggi da me è il 9.7. e il piccino fa un anno!!!!!!!!!
AUGUROOONI!!!

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