giovedì, marzo 12, 2009

pina

Crescono le gemme, cinguettano gli uccelli e la vicina del piano di sopra riprende a scopare giù la sua roba sui nostri balconi.

Ieri stavo camminando per via Bonora dopo aver portato Pietro a mia suocera. Strada facendo incontro Pina, la mia "tata" di un tempo. La saluto... lei subito non mi riconosce. Le dico che sono io. Ci salutiamo, e lei mi chiede com'è Pietro. Mi chiede se è buono come ero io, e inizia a raccontarmi alcuni episodi della mia infanzia che io non posso ricordare. Vorrei riportarli, ma non credo di essere in grado di ricrearne l'atmosfera. Me li tengo per me, nella speranza di non dimenticarli. Comunque mi ha detto che ero un bambino buono, che era molto affezionata a me, e gli episodi che mi ha raccontato dimostrano che anche io ero molto affezionato a lei.
Crescendo poi certe qualità si perdono, si deteriorano, o forse confluiscono in altre, non so. Fatto sta che quando ero più grande, durante le elementari, iniziai a essere un po' insofferente nei suoi confronti. Forse è fisiologico, ma al pensiero mi sono sentito in colpa.
Mi ha fatto piacere parlare con Pina. Dopo esserci salutati, mi sono messo a pensare alla bontà, all'innocenza, e a un sacco di cose.

1 commento:

alice ha detto...

Che carina!

Locations of visitors to this page